Nigeria. Scontri nello Stato di Plateau: almeno 28 morti
Non si fermano le violenze nello Stato confederato di Plateau, in Nigeria. Stando
a quel che riportano i giornali locali, tra lunedì e martedì sono morte almeno 28
persone nel corso di diversi attacchi, perpetrati ai danni di alcuni villaggi nella
provincia di Ryom. Come riferisce l’agenzia Misna, The Vanguard riporta che l’irruzione
di un commando di uomini armati, in due villaggi del distretto di Ganawuri, ha segnato
l’inizio delle violenze. Tra le vittime, ci sarebbe anche un agente di polizia, inviato
in zona dopo la diffusione della notizia sugli scontri. Stando al Premium Times, molte
famiglie hanno perso la loro casa e avrebbero intenzione di spostarsi più a nord,
in direzione dello Stato di Kaduna. Gli assalitori – secondo la ricostruzione dei
media nigeriani – sono Fulani, un gruppo etnico di pastori nomadi di religione musulmana,
mentre i villaggi attaccati sono abitati prevalentemente da Berom, una tribù autoctona
di contadini a maggioranza cristiana e animista. I conflitti nel Plateau sono molto
frequenti, sia nell’area della capitale Jos che nelle zone più remote dello Stato.
Spesso contadini e pastori si scontrano per il controllo di terre e pascoli. La settimana
scorsa, nel distretto di Wase, rivalità di questo tipo sono sfociate in scontri che
hanno causato almeno 35 vittime. In generale, il Paese negli ultimi anni è diventato
simbolo degli scontri di matrice tribale e religiosa, che periodicamente sconvolgono
soprattutto la parte centrale della nazione più popolosa del continente (165 milioni
di abitanti). (V.C.)