2013-03-27 17:30:24

Marò: il pasticcio della politica italiana. A rischio l'applicazione del Diritto internazionale


RealAudioMP3 "Al momento è difficile immaginare una soluzione". Lo afferma Gabriele Iacovino, responsabile analisti del Centro Studi Internazionali, per il quale"nei mesi, la situazione si è andata ingarbugliando, anche perchè i termini dell'ultimo accordo tra India e Italia, che ha fatto tornare i fucilieri della Marina Militare in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, se c'è, non sono noti". In un primo tempo, prosegue Iacovino, le autorità italiane hanno provato a seguire le vie del diritto internazionale", senza successo. La strada è ora quella "di seguire la formazione di un Tribunale Speciale da parte dell'India che deve giudicare i due Marò italiani. Ma la situazione giuridica resta nebulosa". Per il prof. Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali alla Università Cattolica di Milano, l'intera vicenda rappresenta "una sconfitta del diritto internazionale dal momento che la giurisdizione di riferimento mostra un'interpretazione politica del diritto, esponendo i Marò a rischi". "L'Italia ne esce comunque male, forse "non sufficientemente convinta delle sue ragioni, cercando accomodamenti". "Ha prima dato una parola che poi si è rimangiata per poi cedere quando l'India ha minacciato ritorsioni, anche econoniche". "La situazione, conclude Iacovino, ha ora per l'Italia risvolti politici", senza trascurare il silenzio di Ue e organismi internazionali. (a cura di Luca Collodi)







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