2013-03-26 11:10:22

Zimbabwe: per le prossime elezioni i vescovi esortano a rifiutare l'intolleranza politica


In vista delle elezioni politiche in Zimbabwe previste a giugno, la Conferenza episcopale del Paese (Zec) ha lanciato un accorato appello alla tolleranza per progredire verso un’autentica democrazia. In una lettera pastorale diffusa il 23 marzo e ripresa dall’agenzia cattolica africana Cisa, i vescovi sottolineano l’importanza per il futuro del Paese del prossimo appuntamento elettorale, paragonabile – affermano - al voto che nel 1980 portò all’indipendenza dell’allora Rodesia dal Regno Unito. Lo Zimbabwe “deve chiudere la porta all’intolleranza politica, alla violenza, all’impunità, alla mancanza di trasparenza e all’irresponsabilità, come all’intimidazione e alla corruzione” e aprire un’altra porta, quella “verso un’autentica democrazia”, scrivono i presuli, sottolineando che molti sperano in elezioni “libere e giuste così da permettere una piena riabilitazione del Paese nella comunità internazionale”. Secondo i vescovi questo dovrebbe essere possibile dopo il referendum del 16 marzo con il quale i cittadini dello Zimbabwe hanno approvato la nuova Costituzione. Il testo è stato approvato con il sostegno di Robert Mugabe e Morgan Tsvangirai, i due leader rivali da quattro anni alla guida di un Governo di unità nazionale. La nuova legge fondamentale, che entrerà in vigore solo dopo le prossime elezioni di giugno, fissa un massimo di due mandati di cinque anni per il presidente. Non avendo un carattere retroattivo, non si applica all’anziano Presidente Mugabe, al potere da 33 anni, che ha potuto quindi ricandidarsi anche questa volta. Ricordando le violenze e i brogli che hanno contrassegnato le ultime contestate elezioni presidenziali del 2008, vescovi sottolineano la diffusa volontà di guardare avanti ed esortano il Paese alla riconciliazione per affrontare i suoi problemi: dalla corruzione, all’emigrazione di massa, all’istigazione all’odio, alle divisioni etniche e tribali. La lettera pastorale ricorda in proposito l’impegno concreto della Chiesa per sanare le ferite che hanno diviso i cittadini dello Zimbabwe e sottolineano l’importanza di un processo elettorale “credibile” e “pacifico”. “La violenza e l’intimidazione che abbiamo visto in passato , ammoniscono in conclusione i vescovi - umiliano l’aspirazione della nostra Nazione alla democrazia”.(A cura di Lisa Zengarini)







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