Gerusalemme: in 35 mila pregano per la pace in Terra Santa
"Oggi la nostra processione è quella della salvezza, il Signore stesso è la nostra
salvezza. Gesù, il Re della Pace, è entrato a Gerusalemme, città che non ha mai conosciuto
la pace". Così mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme ha ricordato il significato
della Domenica delle Palme celebrata quest'anno davanti a oltre 35 mila fedeli provenienti
da tutto il mondo. Nella sua omelia il prelato ha incoraggiato tutti i presenti a
pregare per la Terra Santa perché questa festa "rappresenta il rifiuto di ogni violenza"
e ha chiesto a ciascuno di "lasciare entrare nei nostri cuori e nelle nostre vite"
il Signore affinché guarisca "le nostre ferite e le nostre divisioni, per fortificarci
nelle nostre debolezze e donarci il coraggio di perseverare in mezzo alle prove".
La tradizionale processione della Domenica delle Palme è iniziata dal Monte degli
Ulivi, proseguendo fino alla Città vecchia per commemorare la trionfale entrata di
Gesù a Gerusalemme. Quest'anno - riferisce l'agenzia AsiaNews - più del doppio dei
fedeli ha partecipato all'evento. Nel 2012 le autorità avevano contato 15 000 persone.
Malgrado lo spostamento delle date di Pasqua nella diocesi - che festeggia la Settimana
Santa insieme agli ortodossi - e i pochi permessi rilasciati ai pellegrini palestinesi
dagli agenti israeliani (solo 6mila) i fedeli hanno partecipato numerosi portando
in processione striscioni con il nome delle varie parrocchie del patriarcato latino:
Aboud, Ramallah, Jifna, Betlemme, Beit Jala, Beit Sahour, Nablus e molte altre. Il
cammino è iniziato con il canto "Osanna" dalla chiesa di Betfage, dove Gesù è montato
sull'asino. Come accade spesso in questa stagione il sole brillava su questo spettacolo
di musica e di colori, dando risalto alle danze di tamburi, chitarre, canti in varie
lingue e persone in abiti locali palestinesi. Mons. Fouad Twal ha chiuso la processione
insieme ai francescani ed ai cavalieri del Santo Sepolcro, altri capi delle Chiese
cattoliche di Terra Santa e del nunzio apostolico per Israele mons. Lazzarotto che
è anche delegato apostolico per i Territori palestinesi. In mattinata mons. Twal
aveva presieduto al Santo Sepolcro la processione delle palme e la messa pontificale
all'altare di Santa Maria Maddalena. Sabato sera, padre Giovanbattista Pizzaballa,
Custode di Terra Santa, ha celebrato la messa della vigilia con un veglia nella cappella
dell'Apparizione e una messa al Calvario. Quest'anno solo i cattolici delle aree di
Betlemme e Gerusalemme celebrano la Pasqua secondo il Calendario gregoriano. Gran
parte delle comunità cattoliche presenti in Israele, Territori Palestinesi, Giordania
e Cipro seguiranno infatti il Calendario giuliano e inizieranno la Settimana Santa
insieme ai cristiani ortodossi nella prima settimana di maggio. L'unificazione delle
date delle festività pasquali è stata annunciata lo scorso 15 ottobre 2012 dall'Assemblea
dei vescovi ordinari cattolici della Terra Santa, dove è stato stabilito che entro
due anni tutti i cattolici delle diocesi di rito latino e dei diversi riti orientali
celebreranno la Pasqua secondo il Calendario giuliano. (R.P.)