Ancora scambio di spari nella zona del Golan, tra Siria e Israele
Israele reagirà “immediatamente” al fuoco proveniente dalla Siria nella zona delle
Alture del Golan. E’ l’avvertimento del neo ministro della Difesa dello stato ebraico,
Yaloon. Stamattina, i soldati israeliani hanno sparato contro una postazione militare
siriana dopo essere stati colpiti - per la seconda volta in 24 ore – da proiettili
provenienti dalla parte siriana del Golan. Sul fronte interno, invece, il leader della
Coalizione Nazionale, al-Khatib, ha annunciato le sue dimissioni dalla guida della
principale piattaforma dell’opposizione. Infine, al termine di 16 giorni di battaglia,
i ribelli hanno annunciato la conquista di una base aerea nel sud, sulla strada che
da Damasco conduce ad Amman. Ieri ci sono stati bombardamenti su Homs e Deraa nel
giorno dei funerali di Stato per lo sceicco sunnita sostenitore del presidente Assad
Muhammad al Buti, ucciso giovedì in un attentato dinamitardo a Damasco. Nell’attacco
hanno perso la vita 48 persone. Il presidente siriano Assad promette vendetta. Il
governo di Damasco respinge poi in modo fermo la decisione dell'agenzia dell’Onu per
i diritti umani di prolungare la sua missione di inchiesta, mentre l’Unione europea
torna a sottolineare l'urgenza di una soluzione politica rapida alla crisi. (E.B.)