2013-03-23 17:21:26

Nepal: varata in segreto amnistia agli imputati per crimini contro l’umanità


Agli imputati per crimini contro l’umanità, consumati negli 11 anni di guerra civile fra monarchia indù e maoisti, sarà garantita un’amnistia: così ha deciso, a sorpresa, il governo nepalese, modificando le competenze della Commissione per la verità e la riconciliazione, come riferito da AsiaNews. La decisione del Primo ministro Khilaraj Regmi serve a velocizzare i processi contro gli ex quadri maoisti e i membri del precedente regime monarchico, che bloccano il programma di riconciliazione. Unione Europea e Onu hanno criticato la nuova legge, accusando il nuovo esecutivo di irresponsabilità e connivenza con gli autori dei crimini. Ieri i rappresentanti di entrambe le istituzioni, che da anni supervisionano lo sviluppo della riconciliazione nel Paese, hanno chiesto al governo di fare un passo indietro sulla normativa. Contro queste contestazioni, Madhav Ghimire, ministro nepalese degli Esteri, ha organizzato ieri un incontro con gli ambasciatori europei, in cui difende la posizione del Nepal: “Il governo non può costringere la società alla riconciliazione”, un “atto volontario” che “necessita di tempo e di adeguate misure legislative”, ha detto Navi Pillay, Alto Commissario Onu per i diritti umani. “Tale amnistia, oltre a violare i principali trattati di diritto internazionale, mina anche i tentativi di costruire un reale clima di pace nel Paese”, ha poi aggiunto. Il commissario ha contestato anche i modi con cui è passata la legge: questa, infatti, è stata varata senza alcuna consultazione con i rappresentanti della società civile, soprattutto con le associazioni che tutelano le famiglie delle vittime. Nonostante nel 2007 sia stata creata la Truth and Reconciliation Commission, fondata in collaborazione con le Nazioni Unite, comunisti e membri di spicco dei partiti conservatori, coinvolti nei crimini, si rifiutano di consegnare alla giustizia i quadri sotto accusa, alcuni dei quali sono in Parlamento e hanno incarichi di Stato. Nel 2010, ben 309 procedimenti penali sono stati archiviati dal governo; 282 invece sono i casi revocati dall’Esecutivo maoista fra il 2008 e il 2009. (V.C.)







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