Obama a Gerusalemme: la pace è la sola via per la sicurezza
Un forte appello per la pace unica e “sola strada verso una vera sicurezza” è quello
che ha lanciato il presidente statunitense Obama, ieri, nel suo discorso all'università
di Gerusalemme. L'appello è arrivato al termine del suo incontro con il presidente
dell’Anp, Abu Mazen. Il leader palestinese ha lodato i contenuti portati da Barack
Obama. Il capo negoziatore dell'Autorità nazionale palestinese, Saeb Erakat, in particolare
ha sottolineato che Obama ha puntato sul “raggiungimento della pace e l'opzione dei
due Stati con i confini del 1967, quale strada per portare sicurezza agli israeliani
e ai palestinesi". Graziano Motta:
Obama ha
ribadito con chiarezza che i palestinesi si meritano un proprio Stato indipendente,
che funzioni, contiguo territorialmente con lo Stato di Israele; mentre Abu Mazen
è stato meno esplicito: “Siamo pronti a mettere in pratica i nostri impegni e le nostre
decisioni” - ha detto - allusione all’impossibilità di una ripresa del negoziato di
pace fermo da tre anni, senza il congelamento delle costruzioni negli insediamenti
ebraici di Cisgiordania. Pronti pure a rispettare gli accordi internazionali, ovvero
a ridar vita al quartetto composto dall’Onu, Stati Uniti, Europa e Russia; quando
invece Obama si è detto convinto che la pace può scaturire solo da negoziati diretti
tra israeliani e palestinesi. Sul terreno però si continuano a registrare lanci da
Gaza - controllata dai palestinesi fondamentalisti di Hamas - di razzi Qassam: due
sono caduti sul territorio israeliano senza causare vittime e danni. Da segnalare
anche le manifestazioni ostili ad Obama, sia a Ramallah a poca distanza dal luogo
dei colloqui con Abu Mazen, sia a Gaza città dove sono state date alle fiamme la sua
immagine e la bandiera americana.