Papa Francesco a Casal del Marmo per la Messa in Coena Domini. Sorpresa e gioia tra
i ragazzi del carcere
Nel giorno del Giovedì Santo, il prossimo 28 marzo, Papa Francesco celebrerà alle
17.30 la Messa nella Cena del Signore nel Carcere minorile di Casal del Marmo a Roma.
In mattinata, invece, il Pontefice, presiederà la Messa Crismale nella Basilica di
San Pietro. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Grande gioia
tra i giovani detenuti di Casal del Marmo alla notizia che Papa Francesco sarà presto
tar loro. “Com’è noto – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - la Messa
nella Cena del Signore è caratterizzata dall’annuncio del Comandamento dell’amore
e dal gesto della Lavanda dei piedi. Nel suo ministero come arcivescovo di Buenos
Aires, il cardinale Bergoglio usava celebrare tale Messa in un carcere o in un ospedale
o in un ospizio per poveri o persone emarginate. Con la celebrazione a Casal del Marmo
il Papa Francesco continua tale uso, che dev’essere caratterizzato da un contesto
di semplicità”. Le altre celebrazioni della Settimana Santa si svolgeranno invece
secondo tradizione, come risulterà dalla notificazione dell’Ufficio delle Celebrazioni
Liturgiche. Benedetto XVI aveva visitato l’Istituto di Casal del Marmo il 18 marzo
2007, celebrando la Messa nella Cappella del “Padre Misericordioso”.
Grande
emozione, dunque, tra i ragazzi che vivono a Casal del Marmo. Lo conferma al microfono
di Benedetta Capelli, il cappellano del penitenziario minorile, padre Gaetano
Greco:
R. – Per coloro
che hanno avuto la fortuna di sapere la notizia direttamente dai media è stata di
grande sorpresa un po’ da parte di tutti, sia dei ragazzi ma di tutti gli operatori,
reazione di sorpresa e quasi di incredulità. Però, grande gioia, questo sì! Mamma
mia, che meraviglia!
D. – Che cosa significa secondo lei per un ragazzo che
ha alle spalle un’esperienza dura che lo ha portato in un penitenziario, incontrare
– invece – il Papa?
R. – Io penso che sia innanzitutto l’occasione per incontrare
la persona che tutti vorrebbero incontrare e che, per la loro situazione, ritengono
impossibile che possa accadere. Quindi, questo significa veramente essere fortunati.
L’altro elemento, poi, credo sia il senso di giustizia: i ragazzi sono molto forti
e rimangano male quando gli adulti che sbagliano non pagano, loro che tutto sommato
– come dicono in gergo sono “ladri di polli” - stanno pagando pene che forse sono
eccessive, secondo la loro concezione delle cose.
D. – Per un cappellano del
carcere che cosa significa, invece, incontrare il Papa?
R. – Tanta speranza!
Tanta speranza, tanta gioia. Una carica in più per andare avanti ad annunciare il
Vangelo e ad essere presenti anche in luoghi a volte difficili. Cosa significa? Significa
quello che Papa Francesco ha già detto e mostrato con la sua attenzione verso i poveri,
verso i più deboli, verso i più fragili.
D. – I ragazzi di Casal del Marmo
che cosa le hanno detto di Papa Francesco, di questo Papa dei gesti?
R. – Hanno
detto: “Ma è vero, tutto questo? Il Papa che va a pagare il conto in albergo, il Papa
che si ferma a parlare con la gente …”. Per loro appare come qualcosa di irreale.
Ma questo credo che sia quello che poi ci fa vivere fortemente l’emozione nei confronti
del Papa appena eletto. Quindi, gli auguriamo una vita lunga e che possa veramente
portare avanti questa sua semplicità. D’altra parte, se ha scelto Francesco come nome,
una ragione c’è e credo che lo stia dimostrando.
D. – La Messa in Coena
Domini è una celebrazione che prevede la lavanda dei piedi …
R. – Fantastico!
Fantastico: non ci sarebbe stata occasione più bella per poter dimostrare questo servizio
ai più piccoli, il servizio agli ultimi. Quindi, il Papa che viene per la lavanda
dei piedi ai ragazzi: mi sembra di vedere Gesù che trova gli apostoli … Anche per
loro penso che sarà un’emozione grande che segnerà la loro vita, che porterà un segno
positivo nella loro vita.
D. – La visita che Benedetto XVI fece a Casal del
Marmo il 18 marzo 2007: quali segni ha lasciato il Papa emerito?
R. – Anzittutto,
il ricordo di una persona buona, di una persona che ha voluto loro bene: almeno per
quelli con cui mi sento di tanto in tanto, che erano presenti alla visita e la ricordano
come l’evento più importante della loro vita. Tutti gli operatori che hanno partecipato
a quell’evento, vivono tutti lo stesso ricordo e la stessa emozione. E’ stato, anche
quello, un evento straordinario per cui mi immagino questo, considerando che c’è tutta
un’attenzione – a livello mediatico – nei riguardi di Papa Francesco, di quello che
ha detto e del suo modo di agire, che sta impressionando fortemente gli adulti ma
ancor più i giovani, e con essi i minori.
D. – C’è un messaggio, un ringraziamento
che vuole dare a Papa Francesco dai microfoni della sua Radio?
R. – Grazie
per avere scelto i ragazzi di Casal del Marmo come primo impatto con la realtà della
giustizia in Italia e nel mondo intero. Veramente, grazie: continuo ad essere commosso,
da ieri sera. Quando ci penso, quasi mi viene da piangere. E’ una cosa talmente grande,
inaspettata … per cui: grazie! E che il Papa ci benedica e ci accompagni in questo
cammino!