2013-03-21 14:09:22

Myanmar: 10 morti e 20 feriti negli scontri tra buddisti e musulmani


Oggi seconda notte di coprifuoco a Meikhtila, sulle sponde dell’omonimo lago nella divisione di Mandalay, al centro di Myanmar, dopo che degli scontri hanno ucciso dieci persone, incluso un monaco buddista, e ferito altre venti, secondo quanto riferiscono le autorità. I disordini sono scoppiati nella giornata di mercoledì, dopo un banale litigio avvenuto tra una coppia buddista e i proprietari musulmani di un’oreficeria, sfociato in una rivolta che ha coinvolto centinaia di persone, stando alle dichiarazioni della polizia. “Non possiamo dire che la situazione sia sotto controllo. Le Forze di polizia non sono forti abbastanza per controllare la situazione”, ha dichiarato Win Htein, membro della Lega Nazionale per la democrazia, partito all’opposizione. Per questo, come riporta l'agenzia AsiaNews, l’amministrazione centrale, guidata dal presidente Thein Sein, ha chiesto ai responsabili della polizia di rafforzare le misure di sicurezza e di ripristinare l’ordine, per evitare un’escalation delle tensioni. Il timore infatti è che le violenze si possano estendere ad altre aree del Paese. Perciò, gruppi di monaci e attivisti di Mandaly e Sagain, oltre ad altre organizzazioni non governative di Yangon, si sono diretti nella zona. Le tensioni tra buddisti e la minoranza musulmana sono in fermento dall’anno scorso, quando nello Stato occidentale di Rakhine sono state uccise 110 persone, stando alle fonti ufficiali e 120 mila sono rimaste senza casa. L’Onu ha sottolineato che questo clima potrebbe danneggiare le riforme democratiche, avviate dopo la fine del governo militare nel 2011. (V.C.)







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