2013-03-20 16:20:03

Il potere dell'umiltà: una riflessione di frà Aldo Vendemmiati su Papa Francesco


Il potere del servizio è un “bel programma” per il Pontificato di Papa Francesco. Con queste parole, il religioso della Fraternità francescana di Betania, fra Aldo Vendemmiati, torna sul contenuto dell’omelia con la quale martedì il nuovo Papa ha inaugurato il suo ministero petrino. L’intervista è di Antonella Palermo:RealAudioMP3

R. - E’ un effetto molto edificante, chiaramente in piena continuità peraltro con gli insegnamenti di Benedetto XVI, di Giovanni Paolo II e così via. Un effetto molto edificante questa sottolineatura della dimensione del potere come servizio.

D. - Un messaggio che è anche in piena sintonia con la Quaresima che stiamo vivendo…

R. - Indubbiamente. Ci avviamo verso il Giovedì Santo in cui proprio il Signore ci insegna che il servire è regnare, che il suo potere è stato esercitato lavando i piedi dei suoi discepoli. In questo, San Francesco - che è l’uomo evangelico - ha dato una testimonianza estremamente significativa: Francesco voleva che i superiori delle comunità non fossero chiamati priori, ma appunto "ministri" e quindi servi. Però, allo stesso tempo, in questa dimensione del servizio fino all’estrema dedizione di sé, nel servizio più umile, non bisogna vedere assolutamente una diminuzione dell’autorità di colui che serve, perché colui che serve deve servire come Cristo e a colui che serve, a colui che presiede la comunità, si deve la stessa obbedienza che si deve a Cristo.

D. - Facendo riferimento ai sentimenti di bontà, di tenerezza con cui gli uomini e le donne dovrebbero relazionarsi, il Papa ha detto che “questo non è segno di debolezza ma di forza”…

R. - Certamente. E’ soltanto il forte che può chinarsi sul debole, questa è la bellezza del messaggio evangelico: la grandezza suprema di Dio si manifesta nel chinarsi sul debole, addirittura nel farsi debole tra i deboli, nel farsi piccolo tra i piccoli.

D. - Torniamo su questa parola che ha attraversato praticamente l’intera omelia: "custode", "custodia". Altrettanto similmente, il Papa è custode della Chiesa…

R. - Certo, la Chiesa appartiene a Cristo e chi esercita il ministero che Cristo risorto ha affidato a Pietro è evidentemente un ministero di custodia. Il Successore degli Apostoli ha il compito di preservare, di custodire questa “sposa” per consegnarla a Cristo. Questo è un bellissimo programma pastorale per il Papa, per ogni vescovo e per ogni pastore della Chiesa.

D. - Non so se lei ha avuto la stessa impressione, ma davvero - stando anche in Piazza San Pietro - ci sembrava che il carisma di questo nuovo Papa possa far avvicinare anche i non credenti…

R. - Ci auguriamo che questa sua enorme carità pastorale possa far abbattere anche gli steccati ideologici, non solo quelli di stile ma anche quelli nelle convinzioni, perché il messaggio del Papa è, ed è stato fin dall’inizio, un messaggio che ci stimola a una profonda conversione, a un’adesione profonda a Gesù Cristo per non seguire le regole del mondo.







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