2013-03-20 17:38:49

Il "Grande Fratello" entra in autogrill


RealAudioMP3 E’ giusto monitorare ogni istante un dipendente con un apparecchio elettronico appeso al collo o messo in tasca? E’ lecito che l’azienda registri le pause superiori ai 90 secondi archiviandole in database elettronici? Sono le domande che si stanno ponendo i sindacati di Bologna dopo che una società che gestisce un autogrill alle porte del capoluogo emiliano ha deciso di dotare di un microchip-in via sperimentale per un anno- i cassieri e i baristi del turno di notte con l’intento di garantire loro più sicurezza. L’apparecchio, spiega l’azienda dopo le polemiche, entra in funzione se la persona resta inattiva per un tempo prestabilito, segnalando questa anomalia alla centrale che provvede a mandare i soccorsi. Insomma, serve per evitare rapine o intervenire in caso qualcuno cada in terra perdendo i sensi. Eppure i dipendenti ci vedono dell’altro: hanno timore che l’azienda possa controllare le pause non previste per poi sanzionarle e far aumentare la produttività(a cura di Federico Piana)







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