Oggi la Messa d’inizio del ministero petrino di Papa Francesco. Già in migliaia a
Piazza San Pietro. Delegazioni da tutto il mondo
Oltre 130 delegazioni da tutto il mondo, sono attese per la Messa, che inizierà oggi
alle 9.30, “d’inizio del ministero petrino del Vescovo di Roma”. Con il Papa 31 Capi
di Stato, 6 sovrani regnanti, 3 Principi ereditari, 11 capi di Governo. Trentatre
le delegazioni di Chiese e confessioni cristiane. Presente anche la delegazione ebraica,
musulmana, buddista, sick, jainista. La piazza è stata aperta a partire dalle 6.30,
attesi oltre 200mila fedeli. Ieri il briefing di padre Lombardi il quale ha spiegato
che saranno 180 i concelebranti con Papa Francesco, il quale riceverà l’anello del
Pescatore che non sarà d’oro. Massimiliano Menichetti:
Papa Francesco arriverà in Piazza San Pietro su una jeep, forse, sulla papamobile,
saluterà migliaia di fedeli che lo aspettano con trepidazione, molti sono venuti in
piena notte per assicurarsi un posto il più possibile vicino al Papa. Il Pontefice
lascerà la residenza Santa Marta verso le 8.45, poi un largo giro nella Piazza, prima
dell’inizio della Messa alle 9.30:
“Il Papa girerà in mezzo alla folla,
nelle vie che verranno lasciate libere, per diverso tempo, prima dell’inizio della
celebrazione. Poi andrà alla sagrestia, vicino alla Pietà, intorno alle 9.15, e lì
si preparerà per la celebrazione”.
Sarà la Messa per “l’inizio del ministero
petrino del Vescovo di Roma” ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana,
puntualizzando che sarà quella della Solennità di San Giuseppe e quindi con letture
proprie e non specifiche per il Pontificato:
“E’ la Messa di inizio solenne
del servizio del Papa che è vescovo di Roma, ma che è un servizio per la Chiesa universale:
il ministero petrino è un ministero per tutta la Chiesa. Quindi, con la Messa inizia
solennemente questo servizio. E’ un servizio petrino, quindi legato a San Pietro.
Il Papa è il successore di San Pietro. La cerimonia incomincerà nel centro della Basilica,
sotto l’altare centrale, quindi alla tomba di San Pietro, e si svolgerà sulla Piazza
che, secondo la tradizione, è anche il luogo del martirio di San Pietro, perché il
Circo di Nerone occupava anche questa zona. Quindi domani celebreremo la Messa tra
la tomba e il luogo del martirio di San Pietro, di cui il Papa è Successore”.
Alla
tomba di San Pietro il Papa sarà insieme ai Patriarchi e agli Arcivescovi Maggiori
delle Chiese orientali cattoliche. I Diaconi prenderanno il Pallio, l'Anello e l'Evangeliario,
quindi risaliranno al piano della Basilica e prenderà avvio la processione:
“Durante
la processione c’è un canto molto famoso delle grandi celebrazioni della Chiesa che
si chiama le 'Laudes Regiae', cioè le 'Lodi del Re': il Re è Cristo. E’ un canto litanico,
litanie e invocazioni in onore a Cristo e vengono cantate mentre la processione va
dal centro della Basilica all’uscita. Un aspetto interessante di queste Laudes è che
si invocano molti Santi. In questa celebrazione si invocano anche esplicitamente i
Santi Papi”.
Con il Papa ci saranno 180 concelebranti: tutti i Cardinali
presenti a Roma a cui si aggiungono i Patriarchi e Arcivescovi maggiori orientali
presenti, il Segretario del Collegio cardinalizio e due Padri Generali religiosi,
quello dei Francescani Minori, Carballo – Presidente dell’Unione dei Generali – e
quello dei Gesuiti, Nicolàs, Vicepresidente dell’Unione dei Generali. Padre Lombardi
ha ricordato che i primi riti vedranno la consegna al Papa del Pallio, sul quale ci
sono delle croci rosse a simboleggiare “le piaghe della passione di Cristo”:
“Il
Pallio è come una sciarpa di lana che si porta sulle spalle e ricorda il Buon Pastore:
come Gesù porta le pecore perdute sulle spalle, così il gran pastore della Chiesa
porta una sciarpa di lana di pecore e di agnelli sulle spalle”.
Poi la
consegna dell’Anello del Pescatore, che non sarà d’oro, e presentato al Papa, in questi
giorni, dal Maestro delle Cerimonie che lo aveva ricevuto da uno dei segretari di
Paolo VI:
“L’anello si chiama 'Anello del Pescatore' perché San Pietro era
un pescatore, come sappiamo, e Gesù lo ha fatto diventare pescatore di uomini. Però,
sull’anello che questa volta il Papa riceverà, è rappresentato San Pietro con le chiavi.
Questo anello è opera di un famoso artista italiano, Enrico Manfrini, ed è d’argento
dorato”.
Quindi ci sarà l’atto di “obbedienza” fatto da sei cardinali.
Il portavoce vaticano ha evidenziato che il Santo Padre non darà personalmente la
Comunione, che non ci sarà la processione delle offerte, ma i ministranti, in forma
semplice, porteranno il Vino e il Pane all’Altare. Poi la particolarità che il Vangelo
sarà cantato in Greco:
“Nelle grandi celebrazioni, anche a Pasqua, ad esempio,
c’è la tradizione di avere il latino e il greco per ricordare la Chiesa d’Occidente
e la Chiesa di Oriente, le due grandi dimensioni della tradizione della Chiesa. Per
semplicità, in questa Messa il Vangelo viene cantato solo in greco, perché il latino
è già presente in molte altre parti”.
“La Celebrazione durerà – ha detto
- circa due ore” e l’omelia sarà in lingua italiana. La Sede del Santo Padre sarà
davanti ai cancelli, dietro l’altare. Alla sua destra i concelebranti cardinali.
Sul
sagrato della Basilica ci saranno, a sinistra, arcivescovi e vescovi non concelebranti
e le delegazioni delle altre Chiese e Comunità cristiane. Sulla destra le delegazioni
dei vari Paesi guidate dai Capi di Stato, Regnanti, ministri. Guiderà la delegazione
Argentina, la Presidente Cristina Kirchner, quella italiana il Presidente Napolitano.
Nei
primi reparti della Piazza, sotto il sagrato vicino alla statua di San Pietro, siederanno
le delegazioni delle altre religioni, sacerdoti e seminaristi, circa 1200; sulla destra,
davanti alla statua di San Paolo, troverà posto il Corpo diplomatico ed altre Autorità.
La Piazza sarà tutta per i fedeli, che potranno entrare senza necessità di biglietti.
Da
rilevare, ha aggiunto padre Lombardi, che all’offertorio sarà eseguito il Mottetto
“Tu es pastor ovium – Tu sei il pastore delle pecore”, composto da Pierluigi da Palestrina
proprio per l’Inaugurazione del Pontificato. Tutta la celebrazione terminerà con il
“Te Deum”, a versetti alternati: gregoriano e melodia di Da Vitoria. Poi ci sarà il
saluto del Papa ai capi delegazione: dei diversi Paesi del mondo:
“Il Papa
entra nella Basilica, lascia le vesti liturgiche, va davanti all’altare centrale e
i Capi delle delegazioni dei diversi Paesi entreranno nella Basilica per salutare
il Santo Padre”.
Le delegazioni delle altre Chiese e confessioni cristiane
e delle altre religioni incontreranno il Papa, in Sala Clementina, in Vaticano, domani,
mercoledì alle 11.00. Padre Lombardi ha ricordato, ancora una volta, che la prassi
della Santa Sede “non è quella di invitare” e “che tutti sono benvenuti” alla Messa
di oggi.