Messaggio Cei: col Papa "speciale sintonia". Mons. Bregantini: Francesco, amico dei
poveri
Il Consiglio permanente della Cei, riunito in questi giorni a Roma, ha voluto rendere
omaggio a Papa Francesco. In un messaggio il Consiglio parla di “speciale sintonia”
col Pontefice. Alessandro Guarasci:
''Oggi, una
volta di più, la Provvidenza ci ha fatto toccare con mano cos'è la Chiesa”. Così dice
il messaggio della Consiglio permanente della Cei. “Dunque la Chiesa è una comunione
che plasma” i “vescovi attorno al Successore di Pietro per una collegialità affettiva
ed effettiva”, e questo comporta una “costante collaborazione” con Papa Francesco.
I vescovi italiani, poi, si impegnano “a essere custodi di quanti sono affidati” alla
loro “responsabilità, specialmente della vita più debole e indifesa: con discrezione
e umiltà, nel silenzio, con una presenza costante e una fedeltà totale”. Al microfono
di Antonella Palermo il vescovo di Campobasso-Boiano, Giancarlo Bregantini,
parla del valore della povertà in Papa Francesco:
R. – Una delle cose vincenti
di questo Papa è che non lo fa per posa, ma per una convinzione che nasce da un cuore
che ha incontrato Cristo, un Cristo povero, vero, e perciò capace di amare i poveri.
Così, anche da oggi ha inserito i poveri dentro la custodia del Creato, cioè prendersi
cura delle realtà più fragili e più preziose del Creato, che sono appunto i poveri.
D.
– Lei, come presidente della Commissione Cei per i problemi sociali, il lavoro, la
giustizia, la pace e la salvaguardia del Creato, come ha accolto questo riferimento
alla salvaguardia del Creato?
R. – Noi abbiamo scritto “salvaguardia”, ma già
ieri avevamo suggerito alla Cei di cambiarlo con “custodia” del Creato. Oggi (ieri
- ndr),è stato bellissimo vedere che il Papa ha fatto di questa parola
“custos” attorno a Giuseppe la chiave vincente della sua parola di intronizzazione.
Si sente il suo linguaggio non di perfetto italiano ma di straordinaria capacità comunicativa
che ha questo Papa e questo è vincente.