La francescana Argia Passoni: le parole di Papa Francesco sono come rugiada
Custodire gli altri e il creato: è uno dei passaggi forti dell’omelia di Papa Francesco.
Una sottolineatura che ha particolarmente colpito la grande famiglia francescana.
Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza di Argia Passoni, responsabile
della Comunità francescana “Frate Jacopa” di Roma:
R. – E’ davvero
una gioia grandissima, proprio perché veramente si respira questa gioia che lo Spirito
sta donando alla Chiesa tramite Papa Francesco. Questa sua parola, piena di forza,
così piena di tenerezza, scende davvero come rugiada e ci sta chiamando a vivere una
Chiesa-comunione, una Chiesa proiettata proprio nella testimonianza e nel servizio
verso ogni uomo, a partire dagli ultimi, dai più piccoli per portare a tutti la speranza.
D.
– Camminare, edificare, confessare: sono stati i tre verbi che hanno scandito la prima
omelia del Papa in Cappella Sistina dopo il Conclave. Oggi, si aggiunge “custodire”…
R.
– E’ qualche cosa di straordinario: il custodire come modalità di vita di ogni cristiano.
Ma ha anche ricordato che il custodire riguarda ogni uomo, cioè ha richiamato questo
fatto. Ogni uomo è chiamato a custodire. Senza la custodia, c’è l’impoverimento, c’è
il deturpare il volto dell’uomo. Cristo nel nostro cuore è il primo modo per riparare
la Chiesa …