I Gesuiti di Cordoba: Papa Francesco, pastore di grande forza spirituale
Clima di gioia e preghiera si vive anche nella città di Cordoba, in Argentina, dove
negli anni ’80 l’allora padre Bergoglio ha vissuto un anno come direttore spirituale
e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù. Padre Angel Rossi,
della comunità dei Gesuiti di Cordoba, lo ricorda così, al microfono di Antonella
Palermo:
R. – Un uomo
di preghiera, di profonda preghiera, di molto silenzio, di grande austerità. Un uomo
che non solo predica la povertà, ma che la vive, anche: per lui è una cosa di tutti
i giorni, non è una cosa eccezionale. E’ anche un uomo con grandezza di cuore, grande
magnanimità, soprattutto nei riguardi di tutte le forme di fragilità: la vicinanza,
il senso di misericordia nei riguardi di tutti coloro che soffrono in particolare.
Anche una grande carità: una carità silenziosa ma efficace, una carità delle mani,
non soltanto delle parole. Credo che queste siano un po’ le sue caratteristiche da
sempre: non è cambiato quando è cambiato l’incarico. Questa mi sembra già di per sé
una coerenza che ci fa molto bene, ad ognuno di noi ed anche alla Chiesa …
D.
– Questa attenzione agli altri, la si vede proprio anche nella sua gestualità: è d’accordo?
R.
– E’ così. Ognuno dei suoi gesti è di cuore, nessuno è forzato: ognuno dei suoi gesti
risponde a quello che sente e pensa e vive.
D. – Nonostante l’età, ci sembra
un uomo di grandi energie …
R. – Sì, sì, ha anche una grande forza spirituale,
di discernimento: ha uno sguardo profondo per conoscere la gente …
D. – Credo
che l’invito a pregare il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre mentre era
affacciato alla Loggia, rimarrà nel cuore e nelle immagini di tutti …
R. –
Anche perché questo è un segno del suo atteggiamento nei riguardi del popolo: è un
gesto che per lui è necessario. Lui lo chiede sempre alla gente, specialmente alla
gente più semplice.
D. – Lei ora cosa si aspetta per la Chiesa da questo nuovo
Pontefice?
R. – Penso che sia un uomo di grande forza pastorale: lui ha una
sana “aggressività” – aggressività apostolica – e credo che saprà, con il suo stile,
esprimere a tutta la Chiesa, aprire spazi, non avere paura di annunciare con saggezza
Cristo e il Vangelo.
D. – Che clima c’è a Cordoba, in questi giorni?
R.
– Molta gioia, anche perché siccome la gente sapeva che egli aveva vissuto qui, sono
venute moltissime persone: abbiamo celebrato una Messa con tantissima gente, con grande
gioia naturale, spontanea …
D. – Numerosi parroci si sono trovati in questi
ultimi giorni a confessare moltissime persone, tra cui anche molte che non lo facevano
da 15-20 anni …