2013-03-18 15:20:02

Rapporto Body Count: almeno 112 mila civili morti nel conflitto in Iraq


Sarebbero almeno 112 mila i civili morti nel conflitto in Iraq, durante i 31.500 attacchi avvenuti nel corso della guerra, iniziata il 19 marzo del 2003. Alla vigilia del 10° anniversario dell’inizio del conflitto, questo è il bilancio pubblicato dalla Ong “Iraq Body Count”, con sede in Gran Bretagna. Includendo anche le morti dei soldati e dei ribelli, la cifra salirebbe a 174 mila. “Il conflitto non è ancora terminato, è sempre onnipresente e generalizzato. La data del suo inizio è nota, ma la sua fine non è affatto in vista”, ha dichiarato l’organizzazione. Il periodo compreso tra il 2006 e il 2008 è stato di gran lunga il più sanguinoso. Nel 2006 infatti, stando ai dati del rapporto, sono morti negli attacchi oltre 31 mila civili. Nel 2007 ci sono state quasi 21 mila vittime. Ai microfoni della Cnn, Paul Wolfowitz, all’epoca numero due del Pentagono, fa un’autocritica: “ci tengo a dire che il motivo per cui [la guerra] è durata così tanto è che abbiamo avuto bisogno di tanto tempo per capire che si trattava di domare una rivolta. E quando hai a che fare con una rivolta hai bisogno di una strategia anti-insurrezionale. Invece eravamo lì a cercare di uccidere i terroristi”, ha dichiarato. “Se non avessimo dimenticato tutto quanto abbiamo imparato su come affrontare le rivolte in Vietnam 30 anni fa, credo che la guerra sarebbe durata molto meno. Abbiamo cambiato strategia nel 2007, ma ormai era già tutto fuori controllo, l’insurrezione era cresciuta e c’era un conflitto totale. Penso che questo sia stato l’errore fondamentale”, ha poi aggiunto Wolfowitz. I costi della guerra non sono solo umani. Secondo lo studio Costs of War Project del Watson Institute for International Studies della Brown Universities, cui hanno contribuito una trentina di esperti, i contribuenti americani hanno pagato per la guerra in Iraq 1700 miliardi di dollari e altri 490 per l’assistenza ai reduci. Aggiungendo anche i conflitti in Afghanistan e Pakistan, l’ammontare totale dei costi salirebbe a circa 4 mila miliardi. (V.C.)







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