Pakistan: salvi due giovani cristiani accusati di blasfemia e conversione forzata
L’adolescente cristiano Ryan Stanton, vittima di false accuse di blasfemia, è stato
salvato e condotto all’estero con la sua famiglia. Una ragazza cristiana, Rafia Mansha,
14 anni, rapita da un musulmano e costretta al matrimoni islamico e alla conversione,
ha ottenuto giustizia da un tribunale, che ha dichiarato il matrimonio “falso, illegale
e nullo”. I due casi, segnalati all’agenzia Fides da comunità cristiane pakistane,
puntano nuovamente l’attenzione sulla condizione di precarietà che vivono le minoranze
cristiane nel Paese. Il 15enne Ryan Stanton (identificato anche nella comunità come
Ryan Brian Patras) era stato accusato di aver inviato ad alcuni coetanei musulmani
un sms blasfemo sul Profeta Maometto. Per questo, nell’ottobre 2012, la sua casa,
nel quartiere di Gulshan-i-Iqbal, area borghese di Karachi, metropoli nel Sud del
Pakistan, è stata saccheggiata e data alle fiamme da musulmani radicali. Il ragazzo
e la sua famiglia sono scampati per miracolo e hanno vissuto alcuni mesi nel nascondimento.
Ora l’Ong “Rescue Christians” è riuscita a far trasferire Ryan e tutta la sua famiglia
all’estero, dove cominceranno una nuova vita. Il ragazzo ha spiegato che alcuni suoi
coetanei musulmani hanno usato il suo telefono cellulare, inviando l’sms blasfemo,
per incastrarlo. In un altro caso, Rafia Mansha, ragazza cristiana figlia di braccianti
agricoli del Punjab, è stata rapita a dicembre 2012 da due musulmani e poi costretta
al matrimonio islamico con Muhammad Imran e alla conversione. La famiglia si è rivolta
all’Ong Lead (“Legal Evangelical Association Development”) che ha presentato un ricorso
al tribunale di Pattoki. Rafia ha testimoniato in tribunale di essere stata rapita
e di aver subito matrimonio e conversione forzata. Nonostante l’opposizione della
controparte musulmana, la Corte ha dichiarato la nullità del matrimoni e restituito
Rafia alla sua famiglia. La famiglia di Rafia ha anche sporto denuncia per “sequestro
di persona”, chiedendo che i colpevoli siano puniti. Una fonte di Fides nota che “questo
caso dovrebbe essere paradigmatico e servire da esempio”. In Pakistan, infatti, negli
ultimi anni si sono registrati circa 1.000 casi l’anno di ragazze cristiane e indù
rapite da musulmani, costrette al matrimonio e alla conversione. (R.P.)