2013-03-18 15:12:43

Cipro: oggi il voto sulla ratifica del piano di salvataggio da 10 miliardi


Slitta a oggi a Cipro il voto del parlamento sulla ratifica del piano di salvataggio negoziato con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale, inizialmente previsto per ieri. Si tratta di un prestito da 10 miliardi di euro al fronte del quale è prevista una tassazione forzosa sui depositi bancari. La banche saranno chiuse fino a giovedi e il governo cipriota mira ad esentare i conti più modesti, per la Bce la tassazione dovrebbe partire dai 100 mila euro. Ma quanto è alto il rischio contagio? Eugenio Bonanata lo ha chiesto all’economista Francesco Carlà: RealAudioMP3

R. – Il primo commento che mi viene istantaneamente è che si fa qualsiasi cosa per salvare le banche, in qualsiasi condizione. Questo sia per ragioni evidentemente di contagio, dopo l’esperienza del 2008 di Lehman Brothers, ma anche perché i rapporti tra banche e politica sono sempre più evidenti.

D. – Quanto è alto il rischio di contagio in Europa?

R. – Dal punto di vista delle dimensioni di Cipro, il rischio dovrebbe essere basso, perché parliamo dello 0.2 per cento, ma poi abbiamo imparato che minimizzare l’idea che il contagio possa arrivare anche da una regione, una nazione molto piccola all’interno dell’euro, è sempre un grave errore. Paul Krugman, l’economista premio Nobel, stamattina diceva che quello che è accaduto a Cipro è come fosse un cartello che manda flash, scritto in greco e in italiano.

D. - Quindi i risparmiatori italiani, i cittadini italiani, devono stare attenti, si devono preoccupare?

R. – Io penso che siano già preoccupati almeno dalla metà del 2011. In più, le condizioni politiche in cui versiamo e le alchimie politiche per cercare di dare un governo al Paese non migliorano lo scenario. Tutto sommato, però, trovo confortante e positiva dal punto di vista degli italiani, l’idea che, comunque, uno scenario catastrofico per le banche potrebbe e dovrebbe essere evitato, visto come viene risolta la questione a Cipro. In sostanza, detto fra noi, la cosa fondamentale è tenere pochi soldi nel conto corrente.

D. – Le conseguenze più pesanti rischiano di ricadere sulle spalle dei cittadini ciprioti per il momento...

R. – Sì, perché vengono trasformati forzosamente da correntisti depositari in azionisti delle banche, perché per questi soldi che gli vengono prelevati, vengono dati “in cambio” dei titoli azionari delle banche che molto probabilmente saranno privi di dividendo e privi di possibilità di essere venduti per un periodo determinato, evidentemente.

D. – Questo prelievo forzoso ha dei precedenti?

R. – Ha un precedente italiano, purtroppo: Giuliano Amato, nel 1992, all’epoca della crisi valutaria che coinvolse anche l’Italia. La vicenda si concluse con un prelievo forzoso nottetempo dai conti correnti, di entità enormemente più piccola rispetto alle percentuali che circolano per questo scenario cipriota. Comunque il precedente c’è.

D. – Qual è il ruolo della Russia nella questione?

R. – Il ruolo della Russia è che Cipro è stata ed è spesso usata come salvadanaio dei magnati russi, che da sempre si fidano ben poco delle loro banche, attratti anche dalle tasse sulle imprese molto basse che ci sono a Cipro e che comunque adesso saranno leggermente rialzate - a quanto pare - all’interno di questa manovra. Infatti, le banche cipriote sono assolutamente oversize, troppo grandi per la realtà economica cipriota medesima, e sono state anche portate a fare operazioni di trading eccessive che poi le hanno ridotte in questo stato.

D. – Concretamente cosa può fare la Russia in questa partita?

R. – Io credo che la Russia stia progettando un prestito di due miliardi e mezzo ai ciprioti, insieme all’Unione Europea che invece ne fornirà dieci, appunto per puntellare questo scenario cipriota abbastanza drammatico, da una parte. Dall’altra, però, mi risulta che solo i residenti a Cipro saranno oggetto del prelievo forzoso. In più, l’altra incognita è se questo prelievo forzoso riguarderà soltanto le persone fisiche o anche le aziende.

Ultimo aggiornamento: 19 marzo







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