"Se Dio non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe". Folla immensa per il primo
Angelus di Papa Francesco
Una folla immensa, oltre 150mila fedeli, per il primo Angelus di Papa Francesco: stracolma
Piazza San Pietro ma affollatissime anche Via della Conciliazione e le strade vicine.
I fedeli sono affluiti sin dalle prime ore del mattino. Il Papa ha parlato solo in
italiano: "Fratelli e sorelle, buongiorno! Dopo il primo incontro di mercoledì scorso,
oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a tutti! E sono felice di farlo di domenica,
nel giorno del Signore! Questo è bello è importante per noi cristiani: incontrarci
di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie
ai media, ha le dimensioni del mondo. In questa quinta domenica di Quaresima, il Vangelo
ci presenta l’episodio della donna adultera, che Gesù salva dalla condanna a morte.
Colpisce l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole
di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia che invitano alla conversione.
“Neanche io ti condanno: va' e d’ora in poi non peccare più!”. Eh, fratelli e sorelle,
il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza! Avete
pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Eh,
quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza: ha pazienza con noi, ci comprende,
ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito.
“Grande è la misericordia del Signore”.
Poi ha proseguito: "In questi giorni,
ho potuto leggere un libro di un cardinale – il cardinale Kasper, un teologo in gamba,
eh?, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma
non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali, eh? Non è così! Ma
mi ha fatto tanto bene, tanto bene … Il cardinale Kasper diceva che sentire misericordia,
questa parola cambia tutto. E’ il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo.
Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di
capire bene questa misericordia di Dio, questo padre misericordioso che ha tanta pazienza
… Ricordiamo il profeta Isaia, che afferma che anche se i nostri peccati fossero rosso
scarlatto, l’amore di Dio li renderà bianchi come la neve".
Quindi ha esclamato:
"E’ bello, quello della misericordia! Ricordo, appena vescovo, nell’anno 1992, è arrivata
a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta una grande Messa per gli ammalati.
Io sono andato a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della Messa mi sono
alzato, perché dovevo amministrare una cresima. E’ venuta da me una donna anziana,
umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guardata e le ho detto: “Nonna – perché
da noi si dice così agli anziani: nonna – lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi ha detto.
“Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse
il Signore non li perdona …”. “Il Signore perdona tutto”, mi ha detto: sicura. “Ma
come lo sa, lei, signora?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe”.
Io ho sentito una voglia di domandarle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoriana?”,
perché quella è la sapienza che dà lo Spirito Santo: la sapienza interiore verso la
misericordia di Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci,
mai! “Eh, padre, qual è il problema?”. “Eh, il problema è che noi ci stanchiamo di
chiedere perdono! Lui, mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo
di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre
amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E anche
noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l’intercessione della
Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Misericordia di Dio fatta uomo".
Al
termine della preghiera dell'Angelus, il Papa ha rivolgo un cordiale saluto a tutti
i pellegrini: "Grazie della vostra accoglienza e delle vostre preghiere. Pregate per
me, ve lo chiedo. Rinnovo il mio abbraccio ai fedeli di Roma e lo estendo a tutti
voi, e lo estendo a tutti voi che venite da varie parti dell’Italia e del mondo, come
pure a quanti sono uniti a noi attraverso i mezzi di comunicazione. Ho scelto il nome
del Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale
con questa terra, dove – come sapete – sono le origini della mia famiglia. Ma Gesù
ci ha chiamati a far parte di una nuova famiglia: la sua Chiesa, in questa famiglia
di Dio, camminando insieme sulla via del Vangelo. Che il Signore vi benedica, che
la Madonna vi custodisca; che non dimenticate questo: il Signore mai si stanca di
perdonare! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono. Buona domenica e buon
pranzo!".