La Chiesa in Costa d’Avorio: Papa Francesco , dono di Dio
Il vescovo ivoriano di Korhogo, nel nord del Paese, mons. Marie-Daniel Dadiet, ringrazia
il Signore per aver mandato Papa Francesco: “Preghiamo per lui affinché riesca nella
sua missione che è molto vicina alla nostra qui in Costa d’Avorio – ha detto alla
Misna – con l'obiettivo della fratellanza e della convivenza serena con le altre
fedi attraverso un gesto di apertura necessaria da parte della Chiesa universale”.
Il presule, che è anche presidente del neonato Ufficio nazionale del dialogo interreligioso,
ha poi parlato dell’importante sfida che si trova ad affrontare la Chiesa locale:
“Il dialogo tra le religioni è un’opportunità per la Chiesa cattolica e per tutte
le altre religioni monoteiste per conoscerci meglio nel rispetto reciproco l’uno dell’altro
– ha detto - per stabilire nuove relazioni di fratellanza, intesa e convivialità,
necessarie più che mai nel mondo di oggi. Ci dobbiamo tenere per mano!”. Del nuovo
ufficio, che si dividerà in quattro comitati provinciali che presto vedranno la luce,
fanno parte sacerdoti, religiosi, ma anche laici: “Con il nuovo organismo intendiamo
consolidare la lunga tradizione di dialogo con le altre fedi che esiste in Costa d’Avorio”,
ha proseguito, ricordando come perfino nei mesi bui della campagna elettorale del
2011 “la diversità religiosa non è mai stata un fattore di divisione” e come i capi
religiosi in quell’occasione abbiano “adottato posizioni imparziali, riuscendo a collaborare
per il ritorno della pace e per il bene del Paese”. Oggi le diocesi della Costa d’Avorio
hanno celebrato la Messa conclusiva della Settimana della riconciliazione, del perdono
e della pace, in comunione con il primo Angelus a Roma di Papa Francesco. (R.B.)