Bergoglio, (P. Rossi): "Carità delle mani, non solo delle parole"
Una grande atmosfera
di gioia, vivacità e preghiera si respira a Buenos Aires dopo l'elezione di Papa Bergoglio,
già arcivescovo di questa diocesi. Ai nostri microfoni Dante Ruscica, già addetto
stampa dell'Ambasciata italiana a Buenos Aires e la giornalista e scrittrice Francesca
Ambrogetti, autrice, con Sergio Rubin, del libro-intervista Il gesuita (2010),
sulla figura di Jorge Mario Bergoglio. Ci parla di alcuni aspetti ancora poco sottolineati,
soprattutto dai media: l'ecumenismo e in particolare gli ottimi rapporti con le comunità
ebraiche, e la sua esperienza di docente in Argentina, poco cattedratico ma molto
esigente. Dalla comunità dei gesuiti di Cordoba - dove Bergoglio ha vissuto per
un anno, anche come Rettore del Seminario - il P. Angel Rossi sottolinea: "E' un uomo
di profonda preghiera e di grande austerità. Non solo predica la povertà ma la vive
in prima persona, ogni giorno. Ha molta magnanimità, esprime sempre molta vicinanza
soprattutto verso le persone che vivono qualsiasi forma di fragilità. Ha grande misericordia.Vive una carità effettiva, una carità delle mani, non solo delle parole.
La sua coerenza tra ciò che pensa, sente e fa, al di là dei ruoli, lo contraddistigue
e ci fa molto bene. Ogni suo gesto parla. Ha una grande forza spirituale e uno sguardo
profondo, importante per conoscere la gente. La benedizione invocata dal popolo non
è una novità per chi lo conosce. E' un gesto che chiede sempre, specialmente dalla
gente più semplice. Il Papa Francesco - spiega ancora il gesuita Rossi - ha una grande
carica pastorale, direi che ha una sana 'aggressività' apostolica e credo che saprà,
con il suo stile, aprire spazi di evangelizzazione, con saggezza e familiarità.
E' una persona che muove il cuore, lo dimostrano le numerose confessioni, anche di
persone che non si accostavano da 15-20 anni a questo sacramento, che si stanno registrando
in questi giorni in Argentina. (a cura di Antonella Palermo)