Papa, i cattolici negli Stati Uniti: un uomo che mette al primo posto i poveri
C’è stupore e felicità per l’elezione di Papa Francesco tra i cattolici statunitensi:
“Un grande momento per la storia della Chiesa”, è stato il commento rilasciato al
Sir da Chris Pumpelly, direttore della comunicazione di Catholics United – una delle
principali associazioni cattoliche del Paese – che racconta come da tempo si pregasse
affinché la Chiesa fosse guidata da un uomo del genere, “che mette i poveri al primo
posto e lo dimostra nella sua vita personale”. È la figura di un Papa semplice, quella
che descrive Pumpelly, un Papa che vive in un appartamento, usa i mezzi pubblici e
si cucina da solo: “Farà conoscere la parola di Gesù a tanti non credenti – sostiene
il direttore – e sarà d’ispirazione per tutti, compresi i giovani”. Gli fa eco Joshua
DuBois, già collaboratore del presidente Obama per gli affari religiosi: “In primo
luogo ha scelto il nome di Francesco, il Santo di Assisi che spesso si univa ai poveri
mentre mendicavano – ha dichiarato – e rappresenta un’eredità di riconciliazione,
anche per quanto riguarda il dialogo con i musulmani”. DuBois si è poi soffermato
sulla richiesta del nuovo Pontefice alla piazza di un momento di silenzio e preghiera
insieme: “È stato come se dicesse: non ho tutte le risposte, ma Dio le ha. E voi,
fedeli, ne avete alcune”. Infine, il gesto di concedere l’indulgenza plenaria ai presenti,
ma anche a coloro che seguivano da casa attraverso i mezzi di comunicazione, compresi
i social network, dimostra che sarà “un Pontefice capace di comunicare al mondo in
modo semplice ma molto efficace”. (R.B.)