Napolitano scrive al Papa: la sua, testimonianza di cattolicesimo senza confini
Ieri il presidente della Repubblica italiano, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio
a Papa Francesco. “La Sua elezione a Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica – scrive
il capo dello Stato – è motivo di universale e gioiosa emozione: il popolo italiano
ne è particolarmente partecipe, e a suo nome, interpretandone il sentimento comune
e profondo, Le indirizzo le mie più calorose e sincere felicitazioni”. “Lo straordinario
patrimonio morale e culturale del Cattolicesimo – aggiunge ancora Napolitano – è indissolubilmente
intrecciato con la nostra storia bimillenaria e con i valori morali nei quali l'Italia
si riconosce”. Poi un riferimento a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia: “La
sua figura – sottolinea il capo del Quirinale - al quale Vostra Santità ha scelto
di ispirarsi nell'assumere il nuovo Pontificato, racchiude questa condivisa ricchezza
spirituale”. Napolitano, poi, non manca di sottolineare la “toccante immediatezza”
del primo messaggio diffuso ieri sera dal Pontefice dalla loggia di San Pietro. “I
saldi legami e rapporti di collaborazione tra la Santa Sede e lo Stato italiano –
si legge ancora – sono rivolti a perseguire il bene comune e a promuovere un ordine
internazionale che assicuri i diritti inviolabili, la dignità e la libertà della persona
umana, la giustizia sociale e la pace”. “Serbo indelebile e grata memoria dell'alta
testimonianza morale e intellettuale di Sua Santità Benedetto XVI – scrive inoltre
Napolitano – con il quale ho intrattenuto un dialogo intenso e condiviso momenti
di grande vicinanza spirituale. Sono stato particolarmente toccato dalle parole con
cui il Suo primo messaggio da Pontefice lo ha voluto ricordare. Infine il Presidente
della Repubblica, rivolgendosi al Sommo Pontefice sottolinea: “Vostra Santità porta
a Roma la testimonianza di un Cattolicesimo senza confini, presente nella società
con un forte impegno spirituale e pastorale. E' una testimonianza che ci viene per
la prima volta dalle Americhe e da un'Argentina unita all'Italia da profondi e fraterni
legami di amicizia, impersonati dalla Sua stessa storia famigliare. Le giungano i
più fervidi e sinceri voti augurali, miei personali e dell'intera Nazione italiana
per l'alta missione di guida della Chiesa Cattolica universale''.