Messaggi di auguri dall'Onu e dagli Stati Uniti al nuovo Papa
Tantissime le reazioni ed i messaggi arrivati a Papa Francesco, a partire dal segretario
generale dell'Onu. Il servizio di Elena Molinari:
Anche il Palazzo
di vetro accoglie con entusiasmo il nuovo Papa. Il segretario generale dell’Onu Ban
Ki-moon è stato, infatti, ieri fra i primi a porgere congratulazioni di cuore a Papa
Francesco. Le Nazioni Unite e la Santa Sede condividono molti obiettivi, ha spiegato
Ban: pace, giustizia sociale e diritti umani, così come l’eliminazione della fame
e della povertà. Sono certo, ha continuato il numero uno dell’Onu, che Sua Santità
continuerà sulla strada già intrapresa da Benedetto XVI, promuovendo il dialogo interreligioso,
poiché le sfide del mondo di oggi si possono risolvere solo attraverso il dialogo.
Intanto da Roma il cardinale americano Timothy Dolan, arcivescovo di New York e capo
dei vescovi Usa, ha definito l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio “un'incredibile
pietra miliare” per la nostra Chiesa. Dolan ha anche sottolineato che Papa Francesco
rappresenta una figura di unità per tutti i cattolici ovunque essi si trovino.
L'annuncio dell'elezione di Papa Bergoglio ha suscitato entusiasmo anche negli
Stati Uniti come ci riferisce Francesca Baronio:
“Paladino
dei poveri e dei più vulnerabili'.” Cosi' il presidente Barack Obama descrive Papa
Francesco. E sottolinea che, “la scelta di un Papa delle Americhe, il 'primo', mostra
'la forza e la vitalità di una regione' sempre più importante per il mondo intero.
Sono ansioso di lavorare con Sua Santità per portare avanti la pace, la sicurezza
e la dignità a prescindere dalla fede religiosa”. E conclude esprimendo il proprio
apprezzamento per Benedetto XVI. Auguri arrivano anche dal vicepresidente Joe Biden
che guiderà la delegazione americana a Roma per l’insediamento del nuovo Pontefice.
” La Chiesa cattolica ha un ruolo fondamentale nella mia vita e in quella di più di
un miliardo di persone. “La guida della Chiesa” dice Biden, “ è fondamentale non
solo per la fede , ma nella ricerca della pace e della dignità umana”. Toni positivi
anche da parte della stampa che vede nella scelta del nome Francesco, e nell’apertura
ai poveri i segni del cambiamento che la Chiesa americana aspettava. Il New York Times
titola: il primo Gesuita, il Primo Francesco e il primo sudamericano. Insomma gli
Stati Uniti che hanno vissuto con trepidazione quest’elezione e dove molti aspettavano
la nomina di un Cardinale americano non sono rimasti delusi.