2013-03-14 15:54:58

La gioia dei Movimenti ecclesiali per l’elezione del Santo Padre


“Siamo convinti che sia un Papa provvidenziale per questi tempi e che porterà il Vangelo il modo instancabile nel mondo”. Così Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi, iniziatori del cammino Neocatecumenale, esprimono la propria gioia per l’elezione di Papa Francesco. L'equipe responsabile del Cammino ha poi rilevato che in varie occasioni il Santo Padre ha presieduto a celebrazioni delle comunità Neocatecumenali di Buenos Aires, come l’eucarestia del 40.mo anniversario nel 2008. Sulle spalle del Pontefice c’è una grande responsabilità, “ma non dimentichiamo che il Papa conta sull’aiuto di Dio, sull’assistenza dello Spirito Santo e sull’affetto e la preghiera dei cattolici, e di milioni di persone di buona volontà”, ha affermato, invece, Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei. Proprio per questo, l’organizzazione ha rinnovato al nuovo Romano Pontefice “un’adesione completa alla sua persona al suo ministero”. Anche Maria Voce, presidente del movimento dei Focolari, ha manifestato la sua felicità per l’elezione del Santo Padre: “Questo momento fa vedere sia la vitalità della Chiesa sia la freschezza dello Spirito Santo, che trova sempre il modo di sorprendere”, ha detto, definendo “molto significativa” la scelta del nome Francesco, “perché mi sembra esprimere il desiderio di un ritorno alla radicalità del Vangelo, a una vita sobria, a una grande attenzione all’umanità e anche a tutte le religioni”. Ritiene lo stile semplice del Pontefice adatto a un momento di gravi sofferenze dell’umanità, in cui “c’è bisogno di qualcuno capace di toccare i cuori e di far sentire a ciascuno la gioia di avere un padre e un fratello che ci vogliono bene”. Per don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, la scelta del nome indica che “non ha altra ricchezza che Cristo. Non si affida a nessun’altra modalità di comunicarlo se non alla nuda e semplice testimonianza”. Don Carrón si dice colpito dalla “sintonia profonda tra il realismo di Benedetto XVI, che con il suo gesto ha ricordato al mondo che la Chiesa è di Cristo, e l’umile realismo di Papa Francesco, che da subito ha espresso la coscienza del suo ministero in quanto vescovo, in comunione e in cammino con il popolo della Chiesa di Roma ‘che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese’, secondo la felice espressione del grande Sant’Ignazio di Antiochia.” L’Associazione Scienza & Vita, infine, accolta con “gioia e gratitudine” l’elezione del nuovo Pontefice, ha sottolineato che “nella sua richiesta al popolo di chiedere per lui la benedizione del Padre, si coglie un rinnovato afflato profetico. Scienza & Vita si unisce alla preghiera universale della Chiesa come popolo di Dio, esprimendo l’augurio che il Santo Padre possa svolgere con serenità e fermezza il suo alto magistero”. (V.C.)








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