Si è concluso con
una fumata nera il primo giorno del Conclave. In precedenza era stato l’extra
omnes (il fuori tutti) pronunciato dal maestro delle celebrazioni pontificie e poi
la chiusura, dall’interno, della porta della Cappella Sistina a farlo entrare nel
vivo. “Per essere eletto nuovo Papa- spiega padre Gianfranco Ghirlanda, docente
di diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana- il candidato dovrà ottenere
77 voti, ovvero i due terzi del collegio dei cardinali elettori. Se in tre giorni
non ci sarà l’elezione si farà una pausa di preghiera e meditazione affidata ad un
cardinale dell’ordine dei diaconi. Perché quando si è nel buio occorre ascoltare lo
Spirito Santo”. Ma quali sono le sfide per la Chiesa delle quali i cardinali elettori
devono tener conto nella scelta del futuro Pontefice? “Tra quelle più importanti per
la Chiesa d’Occidente- afferma Giannino Piana, teologo e scrittore- c’è anzitutto
la lotta alla secolarizzazione. Bisogna puntare sulla nuova evangelizzazione, trovare
un nuovo modo per annunciare il Vangelo. E poi bisogna rifondare il senso della vita”
(a cura di Federico Piana)