In piazza l'attesa e la preghiera dei fedeli per il nuovo Papa
Sorrisi e delusione sui volti dei tanti fedeli accorsi in San Pietro, nonostante la
pioggia, per la seconda fumata dall’inizio del Conclave. Benedetta Capelli
ha raccolto alcune testimonianze:
R. – Sì, siamo
rimasti un po’ delusi, perché aspettavamo con ansia questo momento. E’ giusto, però,
che i cardinali si prendano il loro tempo per decidere sul nuovo Papa. Io mi auguro
che il nuovo Papa abbia un cuore grande, grande.
R. – Visto che questo è l’Anno
della Fede, tutta l’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-Monte Sant’Angelo è venuta a
pregare per confermare la fede e c’è stata anche questa occasione propizia a cui poter
assistere.
D. – Tornerete in piazza?
R. – Sì, stasera e anche domani
se il Signore vuole.
R. – Aspettiamo, vegliamo e guardiamo quello che lo Spirito
Santo ci regalerà. Speriamo in un Papa dal buon cuore, un Papa secondo il cuore di
Dio.
D. – Però, hai la bandiera del Brasile...
R. – Sì, per far vedere
che noi siamo qui e che già amiamo il nuovo Papa, lo abbiamo già nel nostro cuore.
D.
– Dispiaciuto per questa fumata nera?
R. – No, non tanto, perché questo ci
invita a continuare a pregare. Prego soprattutto perché sia secondo il cuore della
Santissima Vergine, perché Lei ci porta davvero alla gloria del Signore.
R.
– Dobbiamo lasciar operare lo Spirito Santo. Mi dispiace, perché ancora non è arrivata
l’ora. Stiamo, quindi, pregando molto, insistendo. Vuol dire che dobbiamo ancora aspettare
e pregare.
D. – Ci sono molte persone in piazza. Quindi, è anche un pensiero
di vicinanza, di affetto per la Chiesa...
R. – Certamente. E’ la fede che ci
spinge ad agire in questa forma. Questo ci consola molto. Molte volte, infatti, ascoltiamo
tante cose negative in relazione alla Chiesa. In questo momento, però, ci sentiamo
forti perché abbiamo molta gente vicino a noi, che ama veramente la Chiesa.
R.
– Mi piacerebbe che le braccia del Papa, affacciandosi dal balcone, facessero come
il colonnato di San Pietro: dessero un abbraccio a tutta la Chiesa e a tutto il mondo.
R.
– Ho una grande certezza: che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e appartiene
a Cristo. C’è grande speranza perché veniamo da un secolo e mezzo di grandi Papi e
son sicuro che il prossimo sarà un eccellente Papa, che saprà guidare benissimo la
Chiesa. Più che una speranza è una certezza.
R. – Noi veniamo da Biella. Mi
dispiace un po’ perché mi sarebbe piaciuto vedere la fumata bianca. Purtroppo oggi
partiamo. Vuol dire che la vedremo alla televisione.
R. – Si vede che i cardinali
stanno veramente in ascolto dello Spirito Santo e sono nella scoperta. Siamo qui nella
speranza di quel nome che questi cardinali stanno scoprendo.
R. – Siamo vicini
ai cardinali nella preghiera e anche nello spirito di famiglia che è nella Chiesa.
Questa è la mia esperienza della fumata nera di oggi.
D. – Sarete ancora in
piazza per le fumate?
R. – Sì, staremo tutto il pomeriggio qui, aspettando
con fiducia. Continuiamo a pregare per i cardinali.
R. – Approfittiamo di questo
momento anche per trovare tante persone di differenti Paesi. Siamo tutti qui e preghiamo
nella nostra lingua. Questa è una grazia e un dono che Dio ci offre in questi momenti
così importanti per la Chiesa.
D. – Respirare l’universalità della Chiesa?
R.
– Quella cattolicità della Chiesa che ci fa rendere conto che la Chiesa è viva come
diceva Benedetto XVI. E’ importante anche che chi non si trova qui non si senta lontano.
Preghiamo con loro, perché anche loro sono qui.