Vent'anni di carcere per Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier: sono le pene chieste
dal pm Raffaele Guariniello, affiancato dai sostituti Gianfranco Colace e Sara Panelli
e dal Pg Ennio Tommaselli, per i due imputati nel processo di appello Eternit che
si sta celebrando a Torino. Il magnate svizzero e il barone belga, imputati per disastro
ambientale doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche negli stabilimenti
italiani del gruppo che produceva cemento-amianto, erano stati condannati in primo
grado a 16 anni di carcere. "Gli imputati - ha detto Guariniello - si sono rappresentati
il verificarsi del disastro quale conseguenza certa della propria condotta, non si
sono semplicemente limitati ad accettare il rischio di tale disastro".