Commento biblico di padre Koprowski all'elezione del Papa
Sull’elezione del nuovo Papa, ecco un commento biblico del direttore dei Programmi
della Radio Vaticana, padre Andrea Koprowski:
Comincia dal Sinodo di
Gerusalemme riferito dagli Atti degli Apostoli:15, 14-17: Giacomo prese la parola
e disse: “Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin dal principio Dio ha
voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si accordano le
parole dei profeti. Come sta scritto: Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la
tenda di Davide; ne riedificherò le rovine e le rialzerò, perché cerchino il Signore
anche gli altri uomini e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che fa queste cose, note per sempre”.
Il Vangelo di Luca racconta:
“Io sto in mezzo a voi come colui che serve” (Lc 22.24-27): questo fa comprendere
il significato biblico dell’elezione di un Papa da parte del Collegio Cardinalizio.
La Chiesa non può essere in Cristo senza Pietro, sua roccia e capo, ma anche Pietro
non è mai un leader solitario al vertice di una piramide; egli è “il primo” e la testa
degli Undici e “degli altri che sono con loro” (Lc 24,33); egli è il centro di una
“comunione” di uomini, organicamente orientata unicamente alla sequela dell’unico
“Arci-Pastore” (1Pt 5,4), il pastore di tutti i pastori del popolo di Dio. Di questo
Arci-Pastore egli è “il sacramento visibile” in ogni momento della storia, e dunque
temporaneo. Per questo, Pietro si definisce sempre con “gli altri” e gli altri intorno
a Pietro.