2013-03-13 13:04:28

Briefing di padre Lombardi nel Media Center: ampia sintesi


Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, sta tenendo nel Media Center, in Vaticano, il suo primo briefing con i giornalisti dall'inizio del Conclave. Ha detto innanzitutto che che stiamo vivendo "un momento estremamente bello e intenso. Siamo giunti alla fase decisiva di questo mese, che è stato aperto con la rinuncia di Papa Benedetto XVI e ora si giunge, proprio nei prossimi giorni o nelle prossime ore, alla elezione del suo successore. Sentiamo salire l’emozione - ha sottolineato - l’attesa e lo vediamo e lo viviamo nella Piazza di San Pietro. Ieri sera c’era moltissima gente già ad attendere la fumata: più gente - devo dire - di quanto io stesso mi sarei aspettato. Questo dice la intensità dell’attesa. Anche questa mattina ne abbiamo visto tantissimi fedeli e abbiamo respirato un clima molto sereno, molto gioioso, anche, che certamente prelude - quando ci sarà l’elezione del Papa - a una esperienza bellissima". Padre Lombardi ha ricordato quella di otto anni fa, quando "da tutta Roma la gente arrivava di corsa, a piedi" e "il traffico era bloccato e veniva alla piazza per vedere la presentazione del nuovo Papa alla Loggia. Qui si esperimenta come la città di Roma, sia i cittadini abituali di Roma, sia i pellegrini o i turisti che sono di passaggio a Roma, vivono questo momento e amano anche e vogliono bene al Papa che accolgono da qualunque parte del mondo venga, con uguale amore e intensità".

Padre Lombardi ha quindi parlato delle due fumate nere, ieri e stamattina: "Il che significa - ha detto - che ci sono stati i primi tre scrutini che non hanno dato luogo all’elezione, che non hanno raggiunto i 2/3 dei voti. Più o meno è quello che ci aspettavamo, perché nessuno di noi si aspettava ieri sera una fumata bianca e anche la gente che era in piazza se ne è andata tutta tranquilla. Non era delusa in particolare, perché sapeva bene che era venuta per vedere questo evento, ma non si aspettava una fumata bianca. Anche questa mattina - ha aggiunto - credo che sia da considerare molto normale. Come ricordate - se avete studiato i Conclavi del secolo passato - c’era stato solo quello di Pio XII, verso l’inizio della Guerra Mondiale, che aveva dato risultato positivo al terzo scrutinio. Tutti gli altri sono andati più avanti con un numero maggiore di scrutini. Questo è quindi da considerare molto normale. Non è segno di nessuna particolare divisione del Collegio, ma di un normale di procedere del discernimento dei padri cardinali".

Padre Lombardi ha poi spiegato quali sono i composti chimici della fumata: "Le fumate avvengono grazie a un dispositivo elettronico che si trova nella stufa più moderna". Infatti, ci sono due stufe nella Capella Sistina: "una un po’ più rotonda, che è quella più vecchia, dove si bruciano le schede; e una un po’ più geometrica, più moderna, che è fatta apposta per la produzione delle fumate". Nella stufa più moderna si inserisce una cartuccia che ha un dimensione di circa 25 x 15 x 7 cm, "che consta di cinque cariche chimiche, che partano - una dopo l’altra - azionate da un dispositivo elettronico. Ognuna di questa cariche dura circa un minuto, quindi il totale è previsto di un circa 7 minuti di fumata. Il fumo nero - ha precisato - è composto da questi componenti chimici: perclorato di potassio, antracena e zolfo. Il fumo bianco, che non abbiamo ancora visto, ma che vedremo, è composto di clorato di potassio, lattosio e pece greca o colofonia". "Ci siamo anche preoccupati di sapere - ha proseguito padre Lombardi - se questa produzione del fumo aveva oscurato gli affreschi di Michelangelo o aveva dato problemi alla salute dei cardinali: invece no, tutto è andato normalmente. I cardinali sono rientrati bene ieri sera e questa mattina - mi hanno detto - che sono andati di buon umore e in buona salute al Palazzo Apostolico, alcuni anche a piedi, facendo il loro percorso, senza farsi portare in automobile".

Ieri pomeriggio nella Cappella Sistina - ha sottolineato - "abbiamo incontrato, tra le altre persone che assistevano, il prefetto della Casa Pontifica, Sua Eccellenza mons. Georg Gänswein e gli abbiamo chiesto notizie del Papa emerito. Ci ha assicurato che segue in questi giorni con molta attenzione, con molta partecipazione spirituale gli eventi e ieri in particolare aveva seguito la Messa del mattino e anche l’ingresso in Conclave, tramite la televisione".

Il portavoce vaticano ha poi descritto il clima in cui si sta svolgendo il Conclave, citando in particolare una testimonianza del cardinale Lehmann al Programma Tedesco della Radio Vaticana, che ricordava il clima della votazione nel corso del Conclave passato, a cui aveva partecipato: non è un procedimento affrettato, ma molto assorto in un clima di grande spirituale e responsabilità. Ci si avvicina lentamente all’altare per deporre il proprio voto, tenendolo ben visibile - come dice la Costituzione apostolica - poi si depone questo voto pronunciando un giuramento, pronunciando parole molto impegnative: “Chiamo a testimone Cristo Signore, che mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo la volontà di Dio, ritengono debba essere eletto”. E poi si ritorna al posto, di nuovo camminando lentamente "e questo in un ambiente che effettivamente ispira, nella sua stessa costituzione, una grande attenzione e responsabilità, perché c’è questo giudizio dominante, il Giudizio Universale di Michelangelo". Il cardinal Lehmann diceva ancora che nella Cappella, naturalmente, si parla a bassa voce: "non c’è un rumore di chiacchiere o di persone che parlano ad alta voce, perché il clima è naturalmente e efficacemente di raccoglimento. E’ impossibile sottrarsi alla impressione spirituale che viene fatta dalla presenza del Giudizio di Michelangelo". "Questo - ha precisato padre Lombardi - è anche un suggerimento per voi nel caso possiate raggiungere qualche cardinale anziano, che non è in Sistina in questi giorni, e che possa o voglia dare una testimonianza sul clima spirituale e responsabile con cui si attua il Conclave".

Poi una piccola informazione pratica sulla scheda con cui i cardinali votano: "E’ un rettangolino di carta, 12x14 cm come dimensione, in cui c’è solo scritto, nella parte alta 'Eligo in summum Pontificem' (Eleggo come Sommo Pontefice) e nella parte basse c’è una piccola riga su cui si scrive il nome della persona che si elegge. E’ una cosa semplicissima, piccola. Questa è la scheda della votazione".

Ha poi parlato della sua esperienza in Sistina ieri pomeriggio, dove era stato ammesso a seguire l'ingresso dei porporati nella Cappella Sistina: "è stato un momento estremamente emozionante". "Io mi trovavo davanti all’affresco del Perugino con la consegna delle chiavi da parte di Gesù a San Pietro, proprio sopra c’era la Creazione e il grande affresco del Giudizio universale sulla parete davanti. Io sentivo anche le voci dei cardinali - buona parte di questi cardinali ho avuto modo di conoscerli - e quindi anche se non vedevo fisicamente la scena, perché ero un poco da parte, sentivo la loro voce e anche la riflessione e l’emozione di tanti di loro nel pronunciare il loro giuramento. La consapevolezza della importanza del compito che vivono. Penso che un evento come questo - ha spiegato - sia significativo un po’ per tutta l’umanità come esempio di un momento in cui una grande comunità come la Chiesa cattolica vive un momento storico, tra la creazione e il giudizio, attraverso la storia della salvezza. Con grande responsabilità e intensità - ha proseguito - ci rendiamo conto che la storia avviene ogni giorno e noi partecipiamo, noi qui anche come operatori della comunicazione sociale, ad un momento importante della storia della Chiesa, ma anche della comunità umana che è attenta - come dice qui la vostra presenza - a punti di riferimento di carattere morale, religioso e di ispirazione per il cammino comune che facciamo nel nostro tempo".

Interpellato dai giornalisti, ha poi ricordato che nella Casa Santa Marta "i cardinali hanno totale libertà di organizzare il tempo a loro disposizione: oltre ai pasti e ai momenti anche di preghiera personale, anche per colloqui fra di loro. Non c’è alcun limite al rapporto, anche personale, fra i diversi membri del Collegio che vogliano approfondire qualche argomento per orientarsi meglio". Si tratta di un tempo - ha specificato - molto sereno in cui si dà anche tempo al riposo e ad acquisire "gli ulteriori elementi di informazione o di riflessione che, alla luce delle votazione, ognuno ritenga utili per continuare il suo discernimento e la sua decisione su chi dare il voto negli scrutini successivi".

"Tutti abbiamo notato - ha detto rispondendo ad un altro giornalista - una certa rapidità dei voti di questa mattina, perché alcuni di noi si aspettavano la fumata di fine mattina, un po’ più tardi, verso mezzogiorno: invece alle 11.40 c’era già la fumata nera. Il che vuol dire che con due ore hanno fatto due votazioni".

Per quanto riguarda la meditazione del cardinale Grech in Conclave, padre Lombardi ha detto "che dobbiamo presumere che non venga pubblicata. Così è stato anche nei Conclavi passati" perché una sua pubblicazione potrebbe dare luogo ad "interpretazioni particolari che, forse, non sono sempre fondate". "Se poi in futuro il nuovo Papa penserà che era un’ottima meditazione e che è bene che venga pubblicata, allora saremo tutti contenti di conoscerla".

Una giornalista cilena ha parlato delle accuse rivolte recentemente dallo Snap ad alcuni cardinali sulla questione degli abusi, criticando la loro presenza al Conclave. Padre Lombardi ha risposto: "Sappiamo come lo Snap agisce da diversi anni, il modo in cui fa le sue accuse e il modo in cui cerca di dare eco alle sue accuse. In questo senso nessuno di noi è stupito che abbia cercato di profittare di questi giorni per ripeterle e darvi maggiore eco. Allo stesso tempo sono tutte questioni che sono molto ben conosciute, lungamente riflettute, su cui anche il cardinale Mahony per il caso specifico, e anche altri cardinali che sono stati chiamati in causa dallo Snap, hanno dato le loro risposte, hanno dato le loro spiegazioni. Noi siamo convinti che ci siano motivi ottimi per cui questi cardinali sono da ritenere persone che dobbiamo stimare e che entrano in Conclave e hanno tutti i diritti di essere presenti in Conclave. Quindi non ci riteniamo messi a disagio o sotto pressione dalle considerazioni fatte dallo Snap, che sono - a mio avviso - molto segnate da pregiudizi negativi".

Rispondendo ad un'altra giornalista, padre Lombardi ha quindi affermato che Benedetto XVI "non pensa di essere presente alla Messa di inaugurazione del nuovo pontificato".

Per quanto riguarda il gruppo delle femministe presente ieri a San Pietro, padre Lombardi ha detto che la gente "era più occupata a vedere la fumata e aspettare l'elezione del Papa… Se loro ritengono di venire qui per fare questo tipo di manifestazione - ha detto - io spero che non prendano il raffreddore, perché fa molto freddo in questo periodo…". Per il resto - ha precisato - "non sono responsabile di quello che eventualmente la Pubblica Sicurezza fa per garantire la sicurezza e la tranquillità in questo tempo".

Quanto alla possibilità di una Messa di inaugurazione del Pontificato il 19 di marzo – ha detto rispondendo ad un’altra domanda – “direi che è una buona ipotesi. Mi fermo qua…”.

Rispondendo ad un giornalista cileno su presunti disaccordi tra i cardinali che potrebbero rendere più difficoltose le prossime votazioni, portando all’elezione di un porporato a sorpresa, e se questo possa testimoniare che la Chiesa è disunita, padre Lombardi ha risposto: “Mi sembra che queste siano tutte considerazioni prive di qualsiasi fondamento concreto. Noi sappiamo che ci sono 115 cardinali, che sono entrati con l’intenzione di votare la persona che ritengono più adatta per il governo della Chiesa, che il procedimento del Conclave avviene normalmente con votazioni successive, attraverso cui si matura un consenso fino ad arrivare ai 2/3 dei voti. Punto, finito! Tutte le altre storie su divisioni, su gruppi sono pure costruzioni. C’è una dinamica naturale, normale che abbiamo cercato anche di qualificare nella sua dimensione spirituale, religiosa, che spesso viene dimenticata, con cui i cardinali arrivano all’elezione. Quindi non abbiamo nessun motivo di parlare di divisioni … Non vedo in base a quale motivo e quale argomento se non le opinioni che alcune persone hanno nella loro testa, ma che non è detto che corrispondano alla realtà, né di particolari conflitti. Certamente c’è una dinamica di ricerca di un consenso e vedremo nei fatti quanto tempo questo richiederà”.

Per quanto riguarda l’eventuale pausa nelle votazioni, padre Lombardi ha detto che secondo la Costituzione apostolica è previsto che ci siano quattro scrutini al giorno, per tre giorni completi - cioè, in questo caso mercoledì, giovedì e venerdì - e che l’interruzione di cui parla la Costituzione apostolica dovrebbe avvenire sabato prossimo, se non c’è già stata una elezione prima di sabato.
(Fine)







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