Briefing di padre Lombardi dopo l'elezione di Papa Francesco
Il direttore della Sala Stampa vaticana ha tenuto un nuovo briefing con i giornalisti
dopo l'elezione di Papa Francesco dando i primi appuntamenti del nuovo Pontefice:
domani la visita a Santa Maria Maggiore in forma privata. "La Messa in Sistina con
i cardinali è domani alle 17, nel pomeriggio. Il venerdì, alle ore 11, in Clementina,
udienza a tutti i cardinali, elettori e non elettori. Sabato, alle 11, udienza in
Aula Paolo VI per noi, per gli operatori delle comunicazioni sociali e giornalisti".
"Domenica ci sarà l’Angelus, come abituale, dalla finestra. Martedì 19, alle ore 9.30,
la Messa di inaugurazione del Pontificato".
Ha poi ricordato che si tratta
del primo gesuita a diventare Papa, sottolineando che quella dei gesuiti è una spiritualità
di servizio: "Io immagino che il padre Bergoglio si sia sentito chiamato da questa
elezione a fare un servizio alla Chiesa che probabilmente non si era aspettato e,
come anche ha detto Benedetto XVI molte volte. E’ una chiamata per un servizio e quindi
ha accettato pensando che fosse suo dovere svolgere questo servizio per la Chiesa
con grande semplicità, come abbiamo visto, e con uno spirito di grande universalità.
Questa è una cosa bella e caratteristica della spiritualità dei gesuiti: il guardare
alla Chiesa universale e ai bisogni della Chiesa universale. Sant’Ignazio ci ha formati
proprio per avere uno sguardo sempre largo come il mondo, attento a cogliere le sfide,
le necessità del mondo in cui viviamo e a portare questo servizio della fede e della
giustizia come il dono più grande che possiamo fare ai nostri contemporanei. Quindi,
mi sembra che la spiritualità dei gesuiti sia adatta ad un servizio di Chiesa e di
Chiesa universale, in un modo particolarmente diretto, particolarmente efficace. Però
- ha aggiunto - noi non ci siamo mai considerati migliori degli altri e in questo
senso mi fa molto piacere che abbia scelto il nome di Francesco, perché è un grande
testimone del Vangelo e quindi si vede che questa spiritualità, anche di religioso
che vuole vivere i valori del Vangelo, viene condivisa con gli altri con grande naturalezza.
Quindi, do molta importanza alla scelta di questo nome di Francesco, mi sembra molto
bello … Non ha scelto il nome 'Ignazio', ha scelto il nome 'Francesco': vuol dire
che noi siamo per servire nella Chiesa, raccogliendo tutti i doni, i carismi che il
Signore dona per costruire la Chiesa e per annunciare il Vangelo".
Padre Lombardi
si è detto personalmente un po’ scioccato dal fatto di avere un Papa gesuita, "nel
senso che i gesuiti pensano di essere dei servitori e di servire nella Chiesa, non
in condizioni di autorità, ma in condizioni di servizio. Di solito, i gesuiti non
accettano, o perlomeno cercano di resistere al fatto di essere nominati vescovi o
cardinali, e allora che uno sia addirittura nominato Papa, ci sembra un po’ strano.
Allora, in questo senso - ha aggiunto - io lo vivo proprio come una chiamata al servizio
del padre Bergoglio che è veramente il risultato di una chiamata forte e non di una
ricerca di potere o di autorità: in questo senso, io sono assolutamente convinto che
abbiamo un Papa che vuole servire. Pensando a tutti i discorsi che ci sono stati anche
in queste settimane, in questi tempi a proposito di potere, di ricerca di cose … dico:
bè, questa è una risposta assolutamente radicale a questo tipo di prospettive che
qualcuno vedeva nella Chiesa o nella dinamica di ricerca nel corso delle Congregazioni,
dei cardinali e così via. Qui, è una scelta assolutamente di un rifiuto del potere,
di una scelta del servizio allo stato puro. Questa mi sembra che sia una bella risposta
al modo in cui molti hanno visto o hanno pensato di dover presentare la situazione
della Chiesa nei mesi passati". Il nuovo Papa - ha proseguito padre Lombardi -
ha già parlato questa sera per telefono con Benedetto XVI, l’ha già salutato e poi
vedrà di poterlo incontrare in uno dei prossimi giorni".