Piazza San Pietro si stringe ai cardinali. Mons. Eterović: la preghiera ci porta nel
Conclave
Una Basilica raccolta in preghiera, insieme alle tante persone che ieri si sono radunate
davanti ai maxischermo in Piazza San Pietro per seguire la Missa pro eligendo Pontifice:
nel cuore l’amore per la Chiesa e lo sguardo rivolto al cielo, nella certezza che
lo Spirito Santo accompagnerà i cardinali in Conclave. Al microfono di Massimiliano
Menichetti, alcuni fedeli che hanno voluto condividere il perché della loro presenza,
ieri, in San Pietro:
R. – Siamo qui
per pregare e invocare lo Spirito Santo che ci doni una guida per la Chiesa e portare
il nostro affetto ai nostri pastori, ai cardinali e alla Chiesa tutta intera.
D.
- Oggi, è stato anche ricordato Benedetto XVI dal cardinale Sodano…
R. – E’
stato un momento intenso. Pensare che lui sia in comunione di preghiera, di cuore
è straordinario. E' rassicurante pensare anche che lui possa comunque, con la sua
presenza nascosta, essere ancora beneficio, intercessore per la nostra Chiesa.
D.
- Oggi, l’apertura del Conclave, che cosa porta nel cuore…
R. - La mia fede,
nella certezza che il Signore assisterà gli uomini, perché sono uomini i cardinali,
ma che avranno la guida dello Spirito Santo nello scegliere colui che dovrà essere
il pastore di tutta la Chiesa universale.
D. - Come l’accompagnerà?
R.
- Con la preghiera, quello che abbiamo fatto in tutti questi giorni…
D. - Come
vive questo momento, personalmente?
R. - Con grande speranza, ma allo stesso
tempo con grande gioia.
R. - La Chiesa è un’unità: si soffre e si gioisce insieme.
Abbiamo sofferto quando il nostro Papa ha deciso di lasciare, ma niente viene per
caso… Adesso gioiremo e pregheremo per il nuovo Papa.
D. - Che cosa ha portato
in questa celebrazione?
R. - Son venuta proprio per unirmi alla Chiesa e per
chiedere al Signore che ci mandi un Pastore adatto per questi tempi. Penso che il
Signore ci continuerà a guidare, perché dopo duemila anni non credo che ci abbandonerà.
R.
– Per me, questa giornata è molto importante, ho voluto partecipare alla Messa, invocando
lo Spirito Santo per tutti gli elettori, quindi per i nostri cardinali, per la Chiesa
tutta. E’ la prima volta che partecipo ad una sede vacante. E a breve dovrò tornare
a casa, in Slovenia. Quindi questa giornata per me è una grazia: stare insieme ai
miei fratelli nella fede che sono venuti a pregare.
R. – Da questa giornata
penso che abbiamo tutti ricevuto molto, perché ci siamo uniti ai cardinali raccolti
nello spirito per eleggere il successore di San Pietro. Per me, è stato stupendo poter
partecipare a questa preghiera. E’ un momento che mi tiene molto unita al Signore
e a tutti gli avvenimenti che sta preparando. Già tutto era previsto: tutto è scritto
in cielo. Sono convinta che il Signore darà ogni momento quello di cui c’è bisogno.
Ha
preso parte alla celebrazione anche l’arcivescovo Nikola Eterović, segretario
generale del Sinodo dei vescovi. Ascoltiamo la sua riflessione al microfono di Massimiliano
Menichetti:
R. – Abbiamo
celebrato la Santa Messa per la elezione del nuovo Papa. Il Successore di Pietro è
un grande dono di Dio, che noi tutti dobbiamo implorare. Ma soprattutto ora la nostra
preghiera è per il dono dello Spirito Santo sui cardinali, che avranno il compito
di scegliere il successore del Santo Padre Benedetto XVI.
D. – Come seguirà
il Conclave?
R. – Sempre con la preghiera. E’ la nostra forza, la forza dei
cristiani. Ricordiamo che i primi cristiani pregavano soprattutto per Pietro mentre
era in carcere. Adesso, Pietro non è in carcere, ma dobbiamo arricchire, fomentare
questa nostra comunione a livello della Chiesa universale per favorire l’unità con
colui che il Signore designerà Pastore della Chiesa.
D. – Oggi, il cardinale
Sodano ha espresso la sua profonda gratitudine per Benedetto XVI e in Basilica è scoppiato
un fragoroso applauso. Ha detto anche di pregare perché il Signore “ci conceda un
Pontefice con cuore generoso”:
R. – Il grande applauso è significativo del
fatto che la gente ricorda con gratitudine tutto il bene che il Signore ha fatto tramite
il suo servo, il Vescovo di Roma Benedetto XVI, e ci conforta sapere che lui stesso
ora è in preghiera. Il cardinale decano ha scrutato le Scritture e ha indicato la
missione del vescovo di Roma nell’essere segno della misericordia di Dio e nell’essere
segno efficace dell’unità e della carità. Il Signore ci dice di pregare senza smettere.
E’ il momento, soprattutto adesso, della preghiera, attraverso la quale tutti noi
partecipiamo all’elezione del Romano Pontefice.