2013-03-12 12:37:49

Missa pro eligendo Pontifice. Il card. Sodano: il Signore ci conceda presto un altro Buon Pastore


Il Signore conceda presto un altro Buon Pastore alla sua Chiesa. E’ la preghiera che il popolo di Dio leva al cielo in questi giorni. Un’invocazione che, ieri mattina, ha fatto sua il cardinale decano Angelo Sodano nell’omelia della “Missa pro eligendo Romano Pontifice” concelebrata in San Pietro con tutti i cardinali e, in particolare, con i 115 elettori che ieri pomeriggio sono entrati in Cappella Sistina per il Conclave. All’inizio dell’omelia, il cardinale Sodano ha rinnovato la gratitudine della Chiesa a Benedetto XVI. Parole che sono state accompagnate da un lungo e commosso applauso dei fedeli. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

“Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo”. L’antifona d’ingresso accompagna la processione dei cardinali nella navata centrale della Basilica che custodisce e protegge le spoglie di Pietro. Tra loro c’è anche il nuovo Successore del principe degli Apostoli. E’ per lui, il cui nome è ancora nascosto nel cuore di Dio, che si levano al cielo le preghiere dei fedeli, tantissimi, che gremiscono la Basilica vaticana. Alla colletta, sale dunque a Dio l’invocazione affinché doni alla Chiesa un Pontefice di vita santa e interamente consacrato al servizio del suo popolo. Sono questi i sentimenti che il cardinale Angelo Sodano raccoglie e sintetizza nella sua omelia. Il cardinale decano esorta innanzitutto a vivere questo tempo confidando nella misericordia del Signore che “sempre veglia con amore sulla sua Chiesa”. Parole seguite da un rinnovato ringraziamento a Benedetto XVI:

“Anche noi oggi con tale atteggiamento interiore vogliamo offrirci con Cristo al Padre che sta nei Cieli per ringraziarlo per l’amorosa assistenza che sempre riserva alla sua Santa Chiesa ed in particolare per il luminoso Pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere del venerato Pontefice Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine”. (Applausi)

L’applauso lungo e commosso testimonia l’amore filiale dei fedeli per Benedetto XVI, ora pellegrino orante sul Monte del Signore, per il bene della Chiesa. Oggi, afferma il cardinale Sodano, “vogliamo implorare dal Signore che attraverso la sollecitudine pastorale dei Padri Cardinali voglia presto concedere un altro Buon Pastore alla sua Santa Chiesa”. Commentando quindi la prima lettura, tratta dal Libro di Isaia, il porporato si è soffermato sulla missione della misericordia affidata da Cristo ai Pastori della sua Chiesa. Missione che impegna ogni sacerdote e vescovo, ma impegna ancor di più il Vescovo di Roma, Pastore della Chiesa universale:

“In realtà (…) è proprio quest’amore che spinge i Pastori della Chiesa a svolgere la loro missione di servizio agli uomini d’ogni tempo, dal servizio caritativo più immediato fino al servizio più alto, quello di offrire agli uomini la luce della fede, e la forza della grazia di Cristo”.

Ha così rivolto il pensiero alla dimensione dell’unità. Nella Chiesa, osserva il cardinale Sodano, “esiste una diversità di doni, secondo la multiforme grazia di Cristo, ma questa diversità è in funzione dell’unico corpo mistico di Cristo”. E’ proprio per questo che Cristo ha inviato il Suo Santo Spirito ed ha stabilito i suoi Apostoli tra cui “primeggia Pietro come fondamento visibile dell’unità della Chiesa”. Ma, avverte riecheggiando San Paolo, tutti devono collaborare ad edificarne l’unità:

“Tutti noi, quindi, siamo chiamati a cooperare con i Pastori ed in particolare con il Successore di Pietro, per ottenere questa unità nella Santa Chiesa”.

Qual è dunque in definitiva la missione del Papa? L’atteggiamento fondamentale di ogni buon pastore, afferma il cardinale Sodano, “è dunque dare la vita per le sue pecore”:

“Questo vale soprattutto per il Successore di Pietro. Perché quanto più alto e più universale è l’ufficio pastorale, tanto più grande deve essere la carità del Pastore”.

Per questo, soggiunge, nel cuore di ogni Successore di Pietro sono sempre risuonate le parole che Gesù gli ha rivolto un giorno: “Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”. La carità, rammenta poi citando Benedetto XVI, fa parte della natura intima della Chiesa, è “una dimensione costituiva della missione della Chiesa”. Ecco perché nel solco di questo servizio d’amore verso la Chiesa e l’umanità gli ultimi Pontefici sono stati artefici di tante iniziative benefiche a livello mondiale. Il cardinale Sodano ha dunque concluso l’omelia rinnovando la preghiera al Signore per il nuovo Papa:

“Miei fratelli, preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso tale nobile missione. Glielo chiediamo per intercessione di Maria Santissima, Regina degli Apostoli, glielo chiediamo per l'intercessione di tutti i Martiri e di tutti i Santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa storica Chiesa di Roma”.

Ultimo aggiornamento: 13 marzo







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