2013-03-11 06:52:58

Messaggio Kec-Comece per una dimensione sociale dell’Europa


“L’Europa ha bisogno di una dimensione sociale”: si intitola così il messaggio congiunto della Kec (Conferenza delle Chiese Europee) e della Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea) indirizzato alla presidenza irlandese dell’Unione Europea, in occasione di un incontro con il premier di Dublino, Enda Kenny, svoltosi l’8 marzo. Il colloquio rientra nei regolari meeting tra le Chiese e i Paesi presidenti di turno dell’Ue. “La governance economica europea – si legge nel messaggio – deve essere controbilanciata da una dimensione sociale”. Ribadendo la necessità di “una discussione sull’austerità economica che non sembra tener conto di misure di coesione sociale”, le Chiese europee ribadiscono il bisogno di porre attenzione agli “sforzi per sradicare la povertà strutturale e le disuguaglianze”, nel momento in cui “si discute di misure per lo sviluppo economico”. “Nel corso di un incontro aperto e cordiale – si legge ancora nel messaggio – la delegazione delle Chiese europee ha portato all’attenzione della presidenza irlandese dell’Ue un cospicuo numero di rapporti analizzanti sia la crisi economica e sociale, sia la politica di aiuto allo sviluppo”. Apprezzando “l’ascolto attento” da parte degli esponenti irlandesi, i membri della Kec e della Comece sottolineano che “le conseguenze sociali della crisi sono deflagranti soprattutto nelle parrocchie di tutte le Chiese e constituiscono una delle maggiori preoccupazioni per le Chiese stesse a livello locale, regionale e nazionale”. In particolare, continua il messaggio, “le Chiese d’Irlanda sono particolarmente preoccupate per l’impatto delle misure di austerità sulle generazioni presenti e future, e sulle persone più vulnerabili della società”. Centrale anche l’attenzione richiesta per i lavoratori poveri e per l’obbligo di un giorno di riposo settimanale, “segno chiaro e visibile della riconciliazione tra la vita personale, familiare e professionale”. Quanto alla politica di aiuti allo sviluppo, Kec e Comece ribadiscono “l’importanza, per gli Stati membri dell’Ue, di impegnarsi a conseguire, entro il 2015, gli obiettivi previsti”, guardando anche alla “regolamentazione finanziaria”, definita “cruciale”. Infine, il messaggio congiunto esorta ad una riforma del sistema bancario europeo affinché si miri ad una maggiore trasparenza ed una riflessione sull’impatto insidioso dei così detti “paradisi fiscali”. La delegazione delle Chiese era composta da: l’anglicano Michael Jackson, Primate d’Irlanda; l’ortodosso padre Godfrey O’ Donnell, presidente del Consiglio delle Chiese d’Irlanda; il cattolico mons. William Crean, vescovo di Cloyne; il cattolico padre Patrick Daly, segretario generale della Comece. Presenti anche alcuni laici. (I.P.)







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