Messaggio Kec-Comece per una dimensione sociale dell’Europa
“L’Europa ha bisogno di una dimensione sociale”: si intitola così il messaggio congiunto
della Kec (Conferenza delle Chiese Europee) e della Comece (Commissione degli episcopati
della Comunità europea) indirizzato alla presidenza irlandese dell’Unione Europea,
in occasione di un incontro con il premier di Dublino, Enda Kenny, svoltosi l’8 marzo.
Il colloquio rientra nei regolari meeting tra le Chiese e i Paesi presidenti di turno
dell’Ue. “La governance economica europea – si legge nel messaggio – deve essere controbilanciata
da una dimensione sociale”. Ribadendo la necessità di “una discussione sull’austerità
economica che non sembra tener conto di misure di coesione sociale”, le Chiese europee
ribadiscono il bisogno di porre attenzione agli “sforzi per sradicare la povertà strutturale
e le disuguaglianze”, nel momento in cui “si discute di misure per lo sviluppo economico”.
“Nel corso di un incontro aperto e cordiale – si legge ancora nel messaggio – la delegazione
delle Chiese europee ha portato all’attenzione della presidenza irlandese dell’Ue
un cospicuo numero di rapporti analizzanti sia la crisi economica e sociale, sia la
politica di aiuto allo sviluppo”. Apprezzando “l’ascolto attento” da parte degli esponenti
irlandesi, i membri della Kec e della Comece sottolineano che “le conseguenze sociali
della crisi sono deflagranti soprattutto nelle parrocchie di tutte le Chiese e constituiscono
una delle maggiori preoccupazioni per le Chiese stesse a livello locale, regionale
e nazionale”. In particolare, continua il messaggio, “le Chiese d’Irlanda sono particolarmente
preoccupate per l’impatto delle misure di austerità sulle generazioni presenti e future,
e sulle persone più vulnerabili della società”. Centrale anche l’attenzione richiesta
per i lavoratori poveri e per l’obbligo di un giorno di riposo settimanale, “segno
chiaro e visibile della riconciliazione tra la vita personale, familiare e professionale”.
Quanto alla politica di aiuti allo sviluppo, Kec e Comece ribadiscono “l’importanza,
per gli Stati membri dell’Ue, di impegnarsi a conseguire, entro il 2015, gli obiettivi
previsti”, guardando anche alla “regolamentazione finanziaria”, definita “cruciale”.
Infine, il messaggio congiunto esorta ad una riforma del sistema bancario europeo
affinché si miri ad una maggiore trasparenza ed una riflessione sull’impatto insidioso
dei così detti “paradisi fiscali”. La delegazione delle Chiese era composta da: l’anglicano
Michael Jackson, Primate d’Irlanda; l’ortodosso padre Godfrey O’ Donnell, presidente
del Consiglio delle Chiese d’Irlanda; il cattolico mons. William Crean, vescovo di
Cloyne; il cattolico padre Patrick Daly, segretario generale della Comece. Presenti
anche alcuni laici. (I.P.)