Zambia: gli anglicani in prima linea per i diritti delle donne
Gruppi di sviluppo e di confronto tra donne, in modo da aumentare la consapevolezza
dei propri problemi, ma anche per fornire assistenza e aiuto nel crearsi un proprio
reddito e di conseguenza una propria indipendenza economica e psicologica. È questo
l’impegno delle comunità cristiane presenti in Zambia, dove è stata lanciata una nuova
iniziativa finalizzata proprio a combattere la violenza nei confronti delle donne,
un fenomeno che assume proporzioni preoccupanti nel Paese africano. L’impulso è venuto
dalla Chiesa evangelica, precisa l’agenzia Fides, che offre supporto e consulenza
alle donne del Paese, coadiuvata anche da diverse ong internazionali: “Quando le donne
non sono economicamente indipendenti dagli uomini non hanno accesso alle informazioni
sui propri diritti e sono vulnerabili ai maltrattamenti e alle violenze, quindi la
Chiesa, prendendo posizione contro questo approccio, fa del bene a tutta la comunità
–sono le parole di Grazia Mazala Phiri, direttrice nazionale dei programmi per la
Chiesa anglicana in Zambia, che racconta il cuore della campagna – intendiamo sostenere
le donne e ricostruire i rapporti sociali, affinché esse possano vivere nelle loro
comunità, nei luoghi di lavoro e a casa in tutta sicurezza”. “Come cristiani sosteniamo
le donne fino al raggiungimento della parità in tutti i settori, a partire dall’istruzione”,
le fa eco l’arcivescovo anglicano dell’Africa centrale, rev. Albert Chama. (R.B.)