Giornata della donna. Napolitano: " L'Italia ha bisogno di voi oggi più che mai"
Tradizionale cerimonia ieri al Quirinale per festeggiare la Giornata internazionale
della donna alla presenza del capo dello Stato e dei ministri del Lavoro e dell’Istruzione.
Al centro degli interventi le giovani generazioni che stanno programmando il loro
futuro con limiti e opportunità. Consegnate anche come di consueto 6 onorificenze
al merito a donne impegnate sul fronte dei diritti, e dell’uguaglianza. Ne emerge
un universo femminile di luci e ombre. Il servizio di Gabriella Ceraso:
Tra Senato e
Camera quasi un eletto su tre nel 2013 è donna, il 31% contro uno scarso 20 del passato.
E’ la prima volta che l’Italia, con la nuova legislatura, batte il Parlamento Europeo
e si avvicina ai migliori standard dell’Unione Europea. Una buona notizia per l’odierna
giornata. Alle nuove deputate si rivolge Giorgio Napolitano:
Rivolgo
l’augurio di adempiere con passione e serietà al proprio incarico, avendo come punto
di riferimento l’interesse generale ed il benessere del nostro Paese.
Di
contro, nel panorama femminile permane la piaga della violenza, macroscopica ed inaccettabile
secondo il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero:
Siamo qui anche per
dare voce alle 124 donne uccise nel nostro Paese nel corso del 2012. Il lavoro da
fare è ancora molto, soprattutto per l’assistenza alle vittime dirette o indirette.
Luci
e ombre dunque anche quando lo sguardo si amplia al complesso mondo del lavoro, dove
permangono squilibri su reddito e carriera, e le lavoratrici madri restano una categoria
vulnerabile. La disoccupazione colpisce oltre il 41% delle donne, con un picco fino
al 56% per il Sud Italia. Eppure, quasi un’impresa su quattro è rosa e le donne prevalgono
– se non ancora ai vertici dell’istruzione – tra le cattedre scolastiche, con una
percentuale pari al 96%. “Tanto è stato fatto”, sottolinea Napolitano, “nel mondo
del lavoro, nel mondo della giustizia, nel mondo dell’immigrazione, manca il sacrosanto
diritto alla cittadinanza, mancano ancora tanti tasselli”. L’augurio finale del Presidente
della Repubblica:
Le giovani si impegnino in prima persona, non solo per
se stesse, non solo per promuovere i diritti delle donne, ma anche per migliorare
le condizioni di vita di tutti. Siate amiche del vostro Paese, che ha bisogno di voi
oggi come non mai.