Allarme Fao: nei Paesi poveri è previsto un calo della produzione agricola
La produzione di grano nel 2013 secondo le prime stime si aggirera' intorno ai 690
milioni di tonnellate - un aumento del 4,3% rispetto al 2012. Secondo l'ultimo rapporto
della Fao Crop Prospects and Food Situation (Prospettive dei raccolti e situazione
alimentare) pubblicato ieri, questa sarebbe la seconda piu' grande produzione mai
registrata. Il balzo in avanti - riferisce l'agenzia Agi - avra' luogo principalmente
in Europa, trainato da un aumento delle semine fatto come risposta ai prezzi sostenuti
e a un miglioramento delle rese, soprattutto nella Federazione Russa. Le prospettive
per gli Stati Uniti, benche' meno favorevoli a causa di condizioni di siccita' precedenti,
nelle ultime settimane sono, in qualche modo, migliorate. Il rapporto 'Crop Prospects
and Food Situation' si concentra poi sugli sviluppi che hanno ripercussioni sulla
situazione alimentare dei Paesi in via di sviluppo. Nella sua analisi delle zone piu'
esposte all'insicurezza alimentare, il rapporto indica: Siria (dove a causa del protrarsi
della guerra civile si stima che 4 milioni di persone necessitino con urgenza di assistenza
alimentare e sostegno alle condizioni di vita); Corea del nord (dove il periodo di
siccita' del maggio-giugno del 2012, seguito da localizzate inondazioni nei mesi di
luglio-agosto, ha influito negativamente sulla produzione che e' diminuita e danneggiato
le infrastrutture agricole); Repubblica Democratica del Congo (dove l'escalation del
conflitto ha fatto aumentare sensibilmente il numero degli sfollati, stimati adesso
intorno a 2,7 milioni di persone); Mali (qui il conflitto in corso nel nord del Paese
ha interrotto la circolazione dei prodotti alimentari e provocato un grosso numero
di sfollati e rifugiati. Tutto cio' non ha fatto che peggiorare la gia' precaria situazione
alimentare creata dalla grave siccita' del 2011); Sudan (dove si stima siano circa
3.5 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, soprattutto nelle
zone coinvolte nel conflitto che affligge il Paese). Per quanto riguarda i prezzi
alimentari internazionali, l'Indice dei prezzi cerealicoli della Fao ha registrato
nel mese di febbraio una media di 245 punti, una flessione di meno dell'1% da gennaio,
ma ancora un 8% in piu' rispetto al febbraio dell'anno scorso. (R.P.)