Congo: l'Onu decide l'intervento contro i ribelli nel Nord Kivu
Una richiesta di autorizzare il dispiegamento nell’est del Congo di un contingente
di intervento internazionale dotato di poteri più incisivi rispetto a quelli di peacekeeping
è stata formalizzata al Consiglio di sicurezza dal segretario generale dell’Onu Ban
Ki-moon. Secondo Radio Okapi, l’emittente delle Nazioni Unite che trasmette da Kinshasa,
Ban Ki-moon ha chiesto il via libera a “un dispiegamento rapido” del contingente affinché
sia possibile “contenere l’avanzata dei gruppi armati, sia congolesi sia stranieri,
di neutralizzarli e di disarmarli”. L’invio dei militari - riferisce l'agenzia Misna
- presuppone una revisione del mandato della missione di peacekeeping dell’Onu in
Congo ed è previsto da un accordo sottoscritto il mese scorso ad Addis Abeba dai capi
di Stato di 11 Paesi della regione dei Grandi Laghi e dell’Africa centro-orientale.
L’intervento internazionale contro i gruppi armati dovrebbe concentrarsi nel Nord
Kivu, una provincia ricca di risorse minerarie dove nonostante l’avvio di un negoziato
tra il governo e i ribelli del Movimento del 23 marzo (M23) continuano a verificarsi
scontri e violenze con cadenza quotidiana. Secondo diverse fonti, nella zona di Kitshanga
combattimenti in corso dalla settimana scorsa tra soldati e militanti dell’Alleanza
dei patrioti per un Congo libero e sovrano (Apcls) hanno causato almeno 70 vittime
e costretto migliaia di persone a cercare rifugio nei pressi di una base dell’Onu.
(R.P.)