Messico. Ucciso sicario di 13 anni: appello del vescovo locale alle famiglie
"Lo Stato deve fare la sua parte, la Chiesa deve fare la sua e in modo particolare
la famiglia deve seminare i valori", ha detto mons. Sigifredo Noriega Barceló, vescovo
della diocesi di Zacatecas. “In questi tempi di cambiamenti, di violenza, dobbiamo
rivedere la dignità della persona e non perdere i valori che devono essere seminati
nella famiglia” ha ribadito il presule di fronte alla notizia dell’assassinio di un
ragazzino di 13 anni, accusato di essere un sicario. Secondo notizie della stampa
locale pervenute a Fides, il minore era stato fermato dalla polizia il 4 febbraio
scorso per avere ucciso almeno 10 persone, ma liberato poche ore dopo perché per la
legge dello Stato di Zacatecas non si può trattenere in carcere un minore di 14 anni.
Dopo questo terribile fatto, il procuratore dello Stato, Arturo Nahle Garcia, ha proposto
di rivedere l'età minima per sanzionare i giovani, perché egli stesso aveva descritto
come estremamente pericoloso il minore di 13 anni ed era contro l'idea di rilasciarlo
in libertà. La violenza in Messico non si ferma, nella zona di Zacatecas, solo in
questo fine settimana scorso sono stati trovati i corpi di almeno 10 persone assassinate.
(R.P.)