2013-03-04 20:12:53

Grillo: no alla fiducia ad un governo dei partiti


Il Movimento Cinque Stelle ribadisce che non darà alcuna fiducia. La posizione è stata espressa a Roma nella riunione, ieri pomeriggio, degli eletti, che ha anche individuato i capigruppo di Senato e Camera, Vittorio Crimi e Roberta Lombardi. Il ministro Passera intanto non commenta l’ipotesi che lo vede alla guida di un governissimo Pd-Pdl. Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Nessuna alleanza, nessuna fiducia ad un governo dei partiti. Beppe Grillo ribadisce dunque la linea del Movimento 5 Stelle. Arrivato con l’ideologo Casaleggio all’assemblea dei 163 parlamentari neoeletti, Grillo si dice convinto che alla fine Pd e Pdl si accorderanno per un governissimo. E il premier, aggiunge, sarà Corrado Passera, ministro nell’Esecutivo Monti. I 5 stelle voteranno invece a favore di singoli provvedimenti in sintonia con il loro programma. Grillo ne cita uno su tutti: il reddito di cittadinanza. Respinta dunque la mossa di Bersani: un programma di governo in otto punti sul quale chiedere la fiducia in Parlamento. Nell’elenco, tra l’altro, una legge contro la corruzione e la mafia, una sul conflitto d’interesse, interventi immediati su economia e diritti, anche la riforma dei partiti. Bersani è pronto a ridiscutere il sistema di finanziamento. Ma, avverte, una forma di sostegno pubblico deve rimanere. Su queste proposte Bersani sfida Grillo: deve assumersi le proprie responsabilità, se insiste a dire tutti a casa, a casa andrà anche lui. Per il segretario del Pdl Alfano, il Pd sta facendo sbattere l'Italia contro un muro. Se il Pd insiste nel suo tentativo con Grillo, sostiene il Pdl, non c’è alternativa al ritorno alle urne.

Dunque Grillo dichiara di non aver appoggiare alcun tipo di governo. Una decisione che non tiene conto delle aperture del segretario del Pd Bersani sui temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle. Alessandro Guarasci ha sentito il politologo Alberto Gambino:RealAudioMP3

R. Il Movimento 5 Stelle dovrebbe riflettere sul fatto che in questo momento la politica sta davvero cercando di aprire un confronto con un'area politica che fino ad oggi era considerata irrilevante e già questo è un punto a favore del Movimento di Grillo. Dunque, sarebbe il caso - prima che ragionare sul futuro governo o sulle maggioranze - di ragionare sui temi e sulle proposte che gli vengono sottoposti: se davvero vogliono portare una ventata di novità, allora partano con i problemi reali che riguardano concretamente le persone.

D. - Secondo lei, i parlamentari di Grillo potranno assumere una propria fisionomia in Parlamento oppure saranno, in qualche modo, sempre comandabili dall'esterno?

R. - Il voto che rappresenta Grillo è molto variegato. Non vedo un collante uniforme rispetto a questo gruppo e temo, quindi, che possa soltanto essere eterodiretti da una mente, che è quella di Grillo, che attualmente rappresenta indiscutibilmente la leadership.

Ultimo aggiornamento: 5 marzo







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