Austria: terminata occupazione della chiesa a Vienna
Si è conclusa domenica scorsa senza disordini l’occupazione pacifica della Votivkirche
di Vienna, da parte di una sessantina di richiedenti asilo che dopo undici settimane
di asserragliamento nella chiesa hanno accettato l’offerta dell’arcidiocesi di trasferirsi
in un ex convento vicino. Ai negoziati aveva partecipato telefonicamente anche il
card. Christoph Schönborn, attualmente a Roma per il conclave. Lo riferisce l’agenzia
di stampa cattolica austriaca Kathpress ripresa dal Sir, riportando il commento del
cardinale che si è detto “riconoscente che abbia prevalso la ragione”, ribadendo la
necessità di “migliorare ora in modo concreto e costruttivo la situazione dei profughi
in Austria”. “È stato fatto molto ma ancora ora - ha osservato - persone che sono
straniere, impaurite, disperate, spesso non ricevono il rispetto che meritano in quanto
nostri fratelli e sorelle. Perciò non sorprende se a causa della loro disperazione
e del loro senso di impotenza, queste persone mostrino un atteggiamento aggressivo
spesso inutile”. Tuttavia, ha proseguito, “la contrapposizione e l’aggressione non
servono a nessuno”. Il card. Schönborn ha espresso la “grande speranza che lo sgombero
volontario della Votikkirche sia diventato un percorso per un dialogo costruttivo
tra le persone coinvolte e le autorità. Se è così, la Chiesa lo sosterrà pienamente”.
(R.P.)Ultimo aggiornamento: 5 marzo