2013-03-03 09:57:21

Le priorità della Chiesa in Indonesia: formazione ed evangelizzazione


La Chiesa cattolica in Indonesia è una realtà viva, come racconta ad AsiaNews padre Yohanes Indrakusuma, che individua come priorità l’evangelizzazione “ad gentes” e una conversione continua, al fine di vivere pienamente il significato più profondo della fede in Cristo. Il sacerdote, originario di cittadina di East Java e nato da una famiglia cinese, ha promosso l’apertura dell’istituto teologico e filosofico San Giovanni della Croce, inaugurato a inizio gennaio, un centro che potrà formare “sacerdoti, religiosi e laici attivi nella pastorale”. Padre Yohanes sottolinea l’importanza degli incontri organizzati dall’istituto, cui “partecipano molti protestanti e, a volte, anche i non cristiani”. Non meno importante è il compito missionario. “In molte parti dell’Indonesia – racconta – si registrano conversioni alla Chiesa cattolica, il cui numero è in continua crescita: ad oggi sono circa il 3%, per un totale di 7 milioni nel Paese musulmano più popoloso al mondo”. Nell’annuncio, il “contributo dei laici” e i programmi di evangelizzazione specifici sono fondamentali, perché “vi sono ancora oggi molte aree tribali che non sono state raggiunte dal Vangelo”. Il sacerdote evidenzia poi la presenza di fenomeni di “persecuzione anticristiana”, anche se “la realtà in Indonesia varia da zona a zona”. Mentre in aree quali North Sumatra, Padang e West Java vivono una situazione peggiore, a Papua, Flores, Timor e West Kalimantan è vero il contrario, anche perché c’è una folta presenza di cattolici e protestanti. Tuttavia, “la popolazione, anche musulmana, ha un approccio amichevole”, anche se “fanatismo” ed “estremismo” persistono. La minoranza di religione cattolica ha di recente acquisito crescente visibilità e rappresentatività, anche dal punto di vista politico e istituzionale: il ministro della Difesa è cattolico, il vicegovernatore di Jakarta è un protestante di origine cinese, i governatori di West Kalimantan e di North Celebes sono entrambi cattolici. In conclusione, padre Yohanes esprime la sua gratitudine ai missionari europei e afferma: “Ora, in un momento di forte secolarismo, invitiamo voi europei a venire in Indonesia e scoprire i semi della fede che i missionari hanno piantato in passato, e i frutti che oggi ne derivano”. (V.C.)







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