Iniziate le Congregazioni generali dei cardinali in vista del Conclave
La prima Congregazione generale del Collegio cardinalizio è iniziata questa mattina
nell'Aula Nuova del Sinodo, in Vaticano. A breve, padre Federico Lombardi, terrà un
briefing. Di seguito, una scheda sulla Sede vacante che porterà al conclave. Benedetta
Capelli:
“Sede vacante”
o “Vacanza della Sede Apostolica” in questi due modi si definisce il periodo particolare
che la Chiesa sta vivendo in attesa della scelta, nel Conclave, del nuovo Pontefice.
Un tempo regolato secondo le disposizioni della Costituzione Apostolica “Universi
Dominici Gregis” emanata il 22 febbraio 1996 da Giovanni Paolo II. Il governo della
Chiesa, nel periodo di Sede vacante, è affidato al Collegio cardinalizio chiamato
a sbrigare soltanto le questioni ordinarie e a preparare l’elezione del nuovo Papa.
In carica restano alcune figure chiave come il camerlengo di Santa Romana Chiesa,
il penitenziere maggiore, il cardinale vicario generale per la diocesi di Roma, il
cardinale arciprete della Basilica Vaticana e il vicario generale per la Città del
Vaticano. Mantengono la direzione dei loro uffici il sostituto della Segreteria di
Stato, il segretario per i Rapporti con gli Stati ed i segretari dei dicasteri della
Curia Romana, nonché i nunzi apostolici. Dopo la comunicazione del decano del Collegio
cardinalizio, i porporati giunti a Roma sono chiamati a presiedere a due speciali
Congregazioni.
La Congregazione generale comprende anche i cardinali non elettori,
si tiene nell'Aula Nuova del Sinodo ed è presieduta dal cardinale Angelo Sodano, decano
del collegio cardinalizio. Nel corso di tale incontri si stabiliscono una serie di
decisioni prima del Conclave come far predisporre i locali della Domus Sanctae Marthae,
dove alloggeranno i cardinali – le camere saranno assegnate tramite sorteggio – e
della Cappella Sistina per le operazioni relative all’elezione. I cardinali sono chiamati
anche a scegliere tra di loro “due ecclesiastici di specchiata dottrina, saggezza
ed autorevolezza morale” che dovranno tenere “ponderate meditazioni circa i problemi
della Chiesa”; stabilire poi la data e l’ora di inizio del Conclave; annullare l’anello
piscatorio ed il sigillo di piombo del Pontefice precedente.
Nella Congregazione
particolare si riuniscono il cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa e tre cardinali
– uno per l’ordine dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi - estratti a sorte tra
gli elettori. Questi ultimi hanno il compito di assistere la Congregazione particolare
nel disbrigo quotidiano degli affari ordinari soprattutto durante l’elezione. Il loro
incarico dura tre giorni poi si procederà ad un nuovo sorteggio.
Nel suo ultimo
Motu Proprio (Normas nonnullas) Benedetto XVI ha concesso al Collegio cardinalizio
la possibilità di anticipare l’inizio del Conclave, rispetto ai canonici 15-20 giorni,
in caso di presenza di tutti i cardinali elettori. Dall’inizio della Sede vacante
fino ad un massimo di 20 giorni, tutti i porporati elettori presenti sono tenuti a
procedere all’elezione.
Del Conclave ricordiamo che, secondo quanto stabilito
da Benedetto XVI, “nessun cardinale elettore potrà essere escluso dall’elezione sia
attiva che passiva per nessun motivo o pretesto”. Nel primo giorno di Conclave si
potrà già votare e successivamente sono in programma due votazioni sia al mattino
che al pomeriggio. Dopo tre giorni senza esito (12 o 13 scrutini se si vota il primo
giorno), gli scrutini verranno sospesi per un giorno di riflessione e preghiera e
poi si procederà di nuovo a 7 scrutini. Se anch’essi saranno senza esito, dopo una
nuova pausa, si procederà ancora fino a che al 33.mo, o 34.mo se si è votato il primo
giorno, si andrà al ballottaggio tra i due cardinali che hanno ottenuto più voti nell’ultimo
scrutinio. Entrambi però non potranno votare: ci sarà l’elezione del nuovo Papa solo
in caso di maggioranza qualificata di almeno due terzi di suffragi dei cardinali “presenti
e votanti”.