2013-02-28 15:01:30

Iniziata la Sede vacante. Mons. Sigalini: nessuno sconcerto, Cristo guida la sua Chiesa


Alle ore 20.00 di giovedì sera, come stabilito dallo stesso Benedetto XVI, è iniziata la sede vacante. Il Papa, dunque, non è più a capo della Chiesa, anche se continuerà a pregare instancabilmente per essa. La Cattedra di Pietro resterà dunque vuota fino all'elezione del nuovo Pontefice. Sul significato spirituale di questo tempo, Massimiliano Menichetti ha intervistato il vescovo di Palestrina, mons. Domenico Sigalini: RealAudioMP3

R. - E’ un tempo di attesa e di grande preghiera, nel senso che siamo nella Chiesa e la Chiesa che resta senza il suo capo, senza colui che a nome di Dio orienta, è sempre la barca del Signore. Quindi nessuno di noi può esprimere smarrimento, perché il Signore tiene in mano la sua Chiesa, per la quale è morto e risorto, che ama e di cui è lo Sposo impareggiabile.

D. - Vengono in mente le parole che il Papa ha pronunciato nell’ultima udienza generale, in Piazza San Pietro, quando ha detto: “Ho sempre saputo che in quella barca - riferendosi alla barca di Pietro - c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è Sua”. Quindi, un grande conforto da questo punto di vista…

R. - Molto bello! Certo e non solo: è proprio Gesù su questa famosa barca, sulla quale ogni tanto portava gli Apostoli per il lago, continuava a dire: “Guardate che io ci sono. Perché dubitate?”. C’è il mare in burrasca, svegliano Gesù, che dice: “Voi, gente di poca fede”… Tante volte li ha anche rimproverati, proprio perché non sono capaci di fidarsi di Dio.

D. - E’, quindi, questo un tempo che deve essere vissuto non nello smarrimento, ma nella preghiera, nella certezza, nell’affidamento...

R. - Di attesa, di preghiera, di fiducia, di rinnovamento del nostro abbandono nelle mani di Dio, di chiarezza e anche di consapevolezza che tutto quello che avviene nelle funzioni grandi della Chiesa, nelle Messe e l’ingresso nel Conclave, sono tutti gesti che debbono esprimere la fiducia nel Signore e la preghiera allo Spirito Santo, perché illumini le menti di tutti e dia forza alla volontà di seguire queste illuminazioni.

D. - Si può dire che questo sia il tempo dello Spirito Santo, la sede vacante?

R. - Sicuramente. E’ il tempo dello Spirito Santo, come lo è sempre, ma in questo momento è particolarmente invocato ad essere presente, a suggerire agli uomini la sua volontà. Questo suggerimento - bisogna chiarirlo - non è fatto di uno che mette in bocca ad un altro una parola o di qualcuno che suggerisce nell’orecchio quello che deve fare: è dentro la grande umanità, la dignità umana di tutti i cardinali, i quali cercheranno di farsi qualche idea su come deve essere governata la Chiesa, di qual è la persona più adatta per fare questo, che qualità deve avere. Sono tutti ragionamenti molto umani, ma noi sappiamo che se sono collocati dentro una prospettiva di fede, hanno un esito spirituale.

D. - Storicamente è un momento molto particolare: Benedetto XVI accompagnerà con la preghiera l’incontro dei cardinali…

R. - Scuote la nostra coscienza, scuote la Chiesa e dà anche più energia e più amore alla stessa Chiesa. Noi arriviamo a questo cambio non da un lutto, ma da un gesto di grande coraggio, di grande responsabilità, di grande umiltà, che ci ha messo tutti - direi - un po’ in crisi, perché dobbiamo imparare questo atteggiamento di amore che per sé hanno avuto sempre tutti i Pontefici. Ricordo la bellissima preghiera di Paolo VI di fronte alla Chiesa, che con grande umiltà, si mette a servirla, ad amarla e a sacrificarsi per lei. Ecco, questo gesto lo ha ripetuto Benedetto XVI, lo ha fatto Giovanni Paolo II… Però siamo in un momento nuovo, perché è la prima volta che noi salutiamo un Papa da vivo, lo vogliamo ringraziare e siamo contenti di fargli compagnia in questo “trapasso”, che altrimenti sarebbe stato soltanto un trapasso anche della vita. E’ un’immagine bella che dobbiamo avere: questa Chiesa è qualcosa che continua, perché il suo conduttore è lo Spirito e lo Spirito non la molla, non le lascia mancare niente e ha bisogno degli uomini che ascoltino la sua voce e incarnino la sua ispirazione.

Ultimo aggiornamento: 1° marzo







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