Il fenomeno dei minori impiegati nel lavoro domestico
Dieci importanti organizzazioni internazionali esortano i ministri del lavoro in tutto
il mondo a proteggere i bambini che lavorano in servizi domestici e a ratificare la
Convenzione dell’International Labour Organization (Ilo) sui lavoratori domestici
In una lettera aperta diffusa il 25 febbraio e inviata a Fides, le organizzazioni,
fra le quali Human Rights Watch e Amnesty International, chiedono di stabilire un
età minima per il lavoro domestico, in accordo con la Convezione Ilo, adottata nel
giugno 2011. Il documento punta a migliorare la vita dei quasi 15 milioni di bambini,
che si stima sono impegnati in lavoro domestico in diverse nazioni del mondo, affermando
che non devono essere privati dell’istruzione, un loro diritto essenziale. La Convenzione
è stata ratificata, finora, da quattro governi: Uruguay, Filippine, Italia e Mauritius,
e in almeno 48 paesi, il Parlamento o altre istituzioni stanno analizzando il testo
per l'approvazione. I firmatari della Lettera aperta sono le organizzazioni per i
diritti dei bambini, i diritti umani e gruppi umanitari, presenti in oltre 135 paesi
in tutto il mondo: Amnesty International, Anti-Slavery International, Defence for
Children International, Child Rights International Network, Global March against Child
Labour, Human Rights Watch, International Domestic Worker Network, International Labor
Rights Forum, Plan International e World Vision. (R.P.)