Migliaia di fedeli a San Pietro per l'ultima udienza generale di Benedetto XVI.
Il card. Vallini: Roma vuole bene al Papa
Migliaia di fedeli sono presenti in Piazza San Pietro per l’ultima udienza di Benedetto
XVI: il Papa ha fatto il suo ingresso in piazza alle 10.38. Tante le associazioni
cattoliche, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità presenti. Numerosi i pellegrini
giunti dalle varie diocesi di tutto il mondo per testimoniare al Papa il proprio affetto.
In particolare si è mobilitata la Diocesi di Roma. Ascoltiamo il cardinale vicario
Agostino Vallini, al microfono di Luca Collodi:
R. - Non potevamo
fare diversamente, è un’esigenza del cuore e della fede. Non dimentichiamo che il
Santo Padre è il vescovo di questa diocesi. Roma, peraltro, vuole molto bene al Papa,
sente verso di lui un trasporto particolare così che, certo, all’ultimo atto pubblico
non poteva mancare.
D. – Come vi siete organizzati con le parrocchie?
R.
- L’organizzazione è molto semplice, è stata lasciata l’iniziativa a ogni parrocchia.
Sento anche da parte di parroci numeri molto elevati di persone: non dimentichiamo
che è giornata lavorativa ma molti sono venuti lo stesso.
D. – La rinuncia
del Papa al Pontificato è un atto di fede, ma anche un atto di governo della Chiesa…
R.
- È un atto al quale abbiamo assistito all’inizio un po’ sgomenti. Io ricordo la reazione
immediata quando ho ascoltato il discorso del Santo Padre, l’11 febbraio, ma poi riflettendo
a distanza anche di poche ore, si è capita la grande portata di questa scelta, dettata
certo dalla rettitudine e dalla grande fede di Papa Benedetto che, con il crescere
dell’età e guardando alle esigenze della Chiesa, ha ritenuto di prendere una decisione
assolutamente nuova. Lui, però, non va via dalla Chiesa, lui rimane prega e continua
d esercitare la sua funzione di Pastore orante.
D. – Tra l’altro, dobbiamo
dire che la diocesi di Roma avrà un vescovo emerito molto importante…
R. –
Certo e a cui siamo molto legati, a cui vogliamo molto bene, a cui siamo anche molto
grati perché le visite che il Santo Padre ha fatto in questi anni nelle parrocchie
sono state visite che hanno sempre lasciato il segno. La presenza del Papa ha ravvivato
il cammino spirituale e anche gli aspetti talvolta aggregativi dei quartieri. Si sono
adoperati tutti, dalle istituzioni locali, le parrocchie, i movimenti, le associazioni,
ed era veramente un tripudio di gioia accogliere il Santo Padre che poi, con tanta
benevolenza, seguiva e benediceva.
D. - Quale è stato il legame di Papa Benedetto
con Roma?
R. – Un legame intenso, espresso esteriormente con occasioni un po’
tradizionali, ma anche in alcune nuove. Posso dire anche un piccolo aneddoto: quando
avevo il privilegio di andare in udienza, mi diceva: “Sono contento stamattina, così
posso fare più direttamente il vescovo di Roma”. Questo certo mostrava tutta la sua
passione, il suo interesse di Pastore per la nostra Chiesa. E poi tutte le linee pastorali
che il Papa ci ha dato: lui introduceva i convegni con un discorso - convegni diocesani
annuali - incontrava i sacerdoti il giovedì dopo le Ceneri, poi i seminaristi, la
celebrazione del Giovedì Santo, la processione del Corpus Domini… Il rapporto
del Papa con Roma, se quantitativamente non era quotidiano perché aveva da attendere
al governo della Chiesa universale, era però molto intenso ed era da lui molto seguito.
D.
– Cardinale Vallini, il suo umano atteggiamento nei confronti di questo momento storico
per la vita della Chiesa?
R. – Io l’ho vissuto innanzitutto con grande partecipazione
emotiva, poi con grande gratitudine per tutto quello che anche personalmente ho ricevuto
da lui e certo l’insegnamento, la testimonianza, di Papa Benedetto è profondamente
presente nel mio cuore e lo sarà ancora.