2013-02-26 19:55:33

Il Senato al centrosinistra. Bersani: no ad accordi a tavolino


Il giorno dopo i risultati delle elezioni politiche, i partiti fanno i conti con una situazione di sostanziale ingovernabilità. Il centrosinistra ha vinto di un soffio alla Camera e al Senato dove però non ha la maggioranza di seggi per governare. Exploit del Movimento 5 Stelle di Grillo, primo partito a Montecitorio. Preoccupazione dai partner europei e allarme dei mercati finanziari. Il Presidente Napolitano non ha voluto commentare i risultati, limitandosi a dire che aspetta le valutazioni dei partiti. Intanto arrivano anche i risultati delle regionali. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3
Secondo le proiezioni, due vittorie per il centrosinistra (nel Lazio Zingaretti su Storace; in Molise Frattura su Iorio); e una per il centrodestra (in Lombardia Maroni batte Ambrosoli). Risultati che in qualche modo confermano l'incerto trend nazionale. Il capo dello Stato dovrà ora verificare le possibili alternative al ritorno al voto dopo che dalle urne è uscita un'Italia apparentemente ingovernabile. Grillo fa sapere che ostacolerà l'ipotesi di governissimo Pd-Pdl. Ma dal leader del Movimento 5 Stelle anche un'apertura: se ci sono proposte concrete che rientrano nel nostro programma, le valuteremo. Il modello, ha detto, può essere la Sicilia governata dal centrosinistra di Crocetta, dove i grillini non sono nella maggioranza ma hanno sostenuto importanti provvedimenti. E a stretto giro di posta il segretario del Pd Bersani, deluso per il voto, spiega: non cerchiamo accordi a tavolino ma voti in Parlamento su un un programma essenziale di riforme. Bersani dice invece no all'ipotesi di Berlusconi di governissimo. E il segretario del Pdl Alfano commenta: da Bersani nessuna proposta solo confusione sul futuro del Paese. Lo scenario di ingovernabilità è commentato con sorpresa e preoccupazione dai partner europei. Bruxelles chiede a Roma di rispettare comunque gli impegni presi. L'incertezza preoccupa molto anche i mercati finanziari: vola lo spread, crolla Piazza Affari trascinando al ribasso le borse europee.

Dunque per le regionali il Lombardi si profila un’ampia vittoria del centrodestra, mentre in Lazio e Molise è il centrosinistra in vantaggio. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente dell’Istituto Sturzo Roberto Mazzotta:RealAudioMP3

D. - Per quanto riguarda il dato della Lombardia, c’è una tendenza a costruire una sorta di fortino al Nord da parte della Lega?

R. - I problemi che avremo davanti sono tanti, e i rischi che questo Paese corre sono molto grandi. Questo è un discorso che riguarda un forte impegno italiano in Europa. In questa situazione di un governo centrale il motore del Paese - il Nord- viene dato, come controllo politico, ad un movimento localistico che ha un disegno europeo totalmente alternativo a quello che sta procedendo nell’area europea complessiva. Io credo che questo risultato elettorale abbia degli elementi di irragionevolezza e di pericolosità spaventosi.

D. - Nel Lazio e in Molise però vince il centrosinistra. Incidono forti personalità come quelle di Zingaretti. Insomma, la leadership c’è ancora in Italia?

R. - Secondo me, certamente, le forti personalità hanno un peso. Devo dire che nel Lazio e nel Molise hanno certamente influito anche i guai amministrativi delle gestioni precedenti.







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