Briefing, padre Lombardi: Benedetto XVI sarà Papa emerito
Benedetto XVI si potrà chiamare “Papa emerito o Romano Pontefice emerito”. Lo ha precisato
ieri padre Federico Lombardi nel briefing con i giornalisti in Sala Stampa Vaticana.
Sottolineato che il Santo Padre sta ricevendo moltissimi messaggi di auguri, gratitudine
e vicinanza, da tutto il mondo. Attese in Piazza San Pietro domani, per l’udienza
generale, oltre 50 mila persone. Massimiliano Menichetti:
Joseph Ratzinger
continuerà ad essere “Sua Santità Benedetto XVI” e si potrà chiamare “Papa emerito
o Romano Pontefice emerito”. Così, oggi il direttore della Sala Stampa Vaticana padre
Federico Lombardi ha risposto alle ricorrenti domande dei giornalisti su come rivolgersi
al Pontefice dopo il 28 febbraio. Decisione, quella sul nome, presa in accordo con
lo stesso Pontefice che vestirà "l’abito talare bianco semplice", “l’anello del pescatore
sarà annullato”, “non porterà più le scarpe rosse”. Sul punto, un sorridente padre
Lombardi ha precisato che il Papa possiede un paio di scarpe marroni “molto apprezzate
dallo stesso Benedetto XVI”, dono di artigiani di Leon, avuto nel recente viaggio
in Messico e che molto probabilmente userà quelle.
Parlando dei tanti pellegrini
che domani saranno in Piazza San Pietro, per l’udienza generale, l’ultima con Benedetto
XVI, padre Lombardi ha spiegato che “sono stati distribuiti oltre 50 mila biglietti”,
ma le attese sono superiori. “La papamobile compierà un ampio giro sulla piazza”,
come ad abbracciare, ricambiare il tanto calore e le preghiere dei fedeli. Il Papa
terrà poi la catechesi mentre “non ci sarà il baciamano”, che di norma si tiene in
coda all’udienza, “non per motivi di sicurezza – è stato spiegato – ma semplicemente
perché tutti avrebbero voluto salutarlo in questo modo e quindi si è scelta una linea
di semplicità per non dare preferenze”:
“Dopo l’udienza, nella Sala Clementina
ci sarà il baciamano di alcune autorità, che hanno il rango di capi di Stato, non
sono molti. Ci si aspetta il presidente della Slovacchia - che è qui con il pellegrinaggio
slovacco - i capitani reggenti di San Marino, il presidente della Baviera, il principe
di Andorra".
Giovedì mattina, alle ore 11, ci sarà il saluto personale
dei cardinali che saranno già a Roma. Alle ore 16.55, Benedetto XVI dal Cortile di
San Damaso si recherà fino all’eliporto, dove lo saluterà il cardinale decano. Venti
minuti dopo, è previsto l’arrivo a Castel Gandolfo dove sarà accolto, tra gli altri,
dal cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città
del Vaticano, dal vescovo di Albano, Marcello Semeraro, dal sindaco e il parroco di
Castel Gandolfo. Alle ore 17.30 circa, il Papa si affaccerà dalla loggia centrale
del Palazzo apostolico per “l’ultimo atto pubblico”. Alle ore 20, quando inizierà
la Sede Vacante, la “Guardia svizzera cesserà il suo servizio a Castel Gandolfo”,
anche se la Gendarmeria continuerà a garantire la sicurezza del Papa:
“Alle
ore 20, la Guardia Svizzera - che fa la guardia alla porta del palazzo di Castel Gandolfo
- termina il suo servizio. La Guardia Svizzera effettua il servizio per il Santo Padre
e dalle ore 20, terminando il ministero del Santo Padre come Papa, verosimilmente
chiuderà la porta di Castel Gandolfo, concludendo anche il suo servizio di guardia”.
Il
cardinale decano invierà il primo di marzo, a sede vacante iniziata, le lettere di
convocazioni per le Congregazioni dei cardinali. E “probabilmente – ha detto il direttore
della Sala Stampa vaticana – la convocazione non avverrà prima di lunedì 4 marzo”,
e sarà presso l’Aula nuova del Sinodo. Precisato, poi, che i cardinali abiteranno
nella residenza Sanctae Marthae solo “in prossimità” del Conclave e che le
stanze saranno sorteggiate come previsto dalla Costituzione.