20.mo Catechismo: la Trinità, mistero dell'"amore perfetto"
Perché il Dio cristiano è Uno e Trino? Al mistero di comunione che lega le tre Persone
della Trinità il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica un'ampia riflessione, sostenuta
dalla ricchezza della tradizione biblica. Su queste pagine del Catechsimo si sofferma
il gesuita padre padre Dariusz Kowalczyk, nella quindicesima puntata del suo
ciclo di riflessioni dedicate ai 20 anni dalla pubblicazione del testo:
“Credo in un
solo Dio”: così l'incipit del Credo che proclamiamo durante la Messa ogni domenica.
I cristiani credono in un Unico Dio. Così come leggiamo nel Libro del Deuteronomio:
“Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo” (6,4). Così come
insegna in nome di Dio il profeta Isaia: “Volgetevi a me e sarete salvi, […] perché
io sono Dio; non ce n’è altri” (45,32).
Il cristianesimo è una religione
monoteista come lo sono la religione ebraica e l’islam. Il monoteismo dei cristiani
però non è uguale al monoteismo degli ebrei o dei musulmani. Il monoteismo cristiano,
infatti, è trinitario. Come ci insegna il Catechismo - l’unica natura di Dio è in
tre Persone. Si diventa il cristiano con il battesimo nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo, che sono distinti tra loro, anche se non sono tre Dei, ma uno
solo (cfr. CCC 249-256).
Si pone però la domanda: Perché un Dio trinitario?
Non basterebbe una sola Persona che non ci creerebbe delle difficoltà a comprendere
come i Tre sono Uno?
Per rispondere a quella domanda dobbiamo riferirci all’affermazione
che troviamo in Giovanni evangelista: “Dio è amore”, l’amore eterno in se stesso.
Ma Dio potrebbe essere amore, se fosse una sola Persona, un Assoluto Solitario. Per
poter parlare dell’amore perfetto dobbiamo avere le tre Persone: colui che è l’amante,
l’amato, e il con-amato. E in Dio è proprio così: le tre Persone divine creano una
comunione dell’amore. Per questo il Catechismo sottolinea: “Dio è unico ma non solitario”
(CCC 254).
Un cristiano prega non una divinità astratta, ma si rivolge al
Padre, al Figlio e allo Spirito, a tutti e Tre insieme, e anche distintamente, a ciascuna
delle tre Persone. Si rivolge con speranza di entrare nella comunione eterna, piena
d’amore e di gioia, con Dio uno e trino.