Siria: nuovi sforzi diplomatici. Battaglia ad Aleppo
Battaglia sempre più furiosa ad Aleppo e dintorni per il controllo di infrastrutture
e basi militari; ma combattimenti e violenze anche nel sud dove il flusso di rifugiati
verso la Giordania non si arresta e fa segnare nuovi record. Questo il quadro del
conflitto in Siria, mentre la diplomazia cerca di riprendere in mano l’iniziativa.
Da Mosca, dove si trova oggi per incontrare il suo omologo russo Sergej Lavrov, il
ministro degli Esteri siriano Walid Al Mouallem ha sostenuto che il governo di Damasco
è pronto ad avviare colloqui anche con l’opposizione armata. E Lavrov, da rappresentante
di un Paese alleato di Damasco, ha sottolineato che “non esiste alcuna alternativa
accettabile a una soluzione politica e a un dialogo tra le parti”. A Mosca - riferisce
l'agenzia Misna - è stato invitato anche Moaz Al Khatib, presidente della Coalizione
delle forze di opposizione, che però negli ultimi due giorni ha già fatto sapere di
voler disertare non solo l’eventuale appuntamento in Russia, ma anche quello più prossimo
di Roma, dove alla fine della settimana si riunirà per l’undicesima volta il cosiddetto
gruppo degli Amici della Siria, il fronte internazionale a sostegno dell’opposizione.
Khatib e altri esponenti dell’opposizione hanno accusato la comunità internazionale
di non sostenere abbastanza i ribelli e di passare sotto silenzio le responsabilità
del presidente Bashar Al Assad. In questa contrapposizione, il dato sotto gli occhi
di tutti riguarda le drammatiche condizioni della popolazione civile. Chi combatte,
da una parte e dall’altra, secondo un recente rapporto dell’Onu si sta macchiando
di crimini di guerra e violenze. Secondo notizie riferite da fonti vicine all’opposizione,
ancora ieri missili lanciati da postazioni governative hanno colpito quartieri residenziali
di Aleppo causando decine di vittime tra i civili; i ribelli stanno a loro volta cercando
di prendere il controllo dell’Accademia della polizia. Dovesse cadere nelle loro mani
sarebbe l’ultima di una serie di vittoriose avanzate dei ribelli ad Aleppo. A testimoniare
della violenza dei combattimenti anche a sud sono gli ultimi dati riferiti ieri dalle
forze armate giordane. Soltanto ieri almeno 2500 siriani hanno varcato la frontiera
portando a 400.000 il numero di siriani rifugiatisi in Giordania da marzo 2011. Una
parte di questi viene proviene da Damasco dove è stata la stessa agenzia di stampa
Sana, filogovernativa, a riferire di combattimenti tra soldati e ribelli. (R.P.)